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“Sarebbe servita una partita più gagliarda, ma sono sicuro arriverà la scintilla”

La squadra riprenderà quest’oggi gli allenamenti in vista della gara di domenica contro il Venezia

Un Bari che non perde ma che allo stesso tempo non riesce a vincere. Dopo due sconfitte di fila bisognava tornare assolutamente alla vittoria ed invece è arrivata solo un pari e per giunta in rimonta contro lo Spezia Calcio, terzultimo in classifica seppur con un organico che per buona parte dello scorso anno ha disputato la serie A. Ma ciò non deve costituire un alibi; eppure in campo da Edjouma ad altri giocatori sono apparsi a corto di fiato, hanno sbagliato letture e sono stati molto timidi, esclusione a parte per capitan Valerio Di Cesare che ha sfiorato ancora una volta il gol, da attaccante consumato, pur essendo un centrale difensivo e Sibilli, giunto a quota dieci reti stagionali con l’ennesimo tiro da fuori. La classifica registra, intanto, un passo avanti del Bari verso la zona playoff distante solo due lunghezze e un più cinque su quella playout in virtù della sconfitta della Ternana contro il Parma. Ma la verità, la faccia della medaglia che piacerà meno ai tesserati biancorossi, vede una squadra che nel primo tempo è arrivata puntualmente seconda sulle seconde palle, dove Brenno non perfetto nelle precedenti gare è stato invece protagonista e che dopo la casella “0” per oltre 180’ minuti si è tornati per fortuna alla rete, seppur con il tiro della “domenica” nel vero senso letterale, da parte di uno dei pochi trascinatori biancorossi. Un Bari che deve assolutamente tornare ai tre punti e ragionare una partita alla volta, pur consapevole che in questo momento ha evidenti difficoltà e si troverà già domenica ad affrontare una squadra sulla carta superiore che all’andata le ha rifilato tre reti al San Nicola, ovvero il Venezia che domenica ha anche perso contro il Como. Il mantenimento della categoria è fondamentale, ma per raggiungerla bisogna necessariamente fare di più e come si suole dire nel gergo, “gonfiare la rete avversaria”.

L’ANALISI DI MISTER IACHINI Al termine della gara in sala stampa mister Beppe Iachini, senza voce ha fatto la sua disamina: “Puscas sabato è stato male, aveva l’influenza, non doveva essere neanche in panchina, gli è stato chiesto uno sforzo così da essere vicino al gruppo. Non mi potevo aspettare tantissimo, ha cercato di fare 20’ come meglio poteva. Lulic ha giocato una discreta gara a Catanzaro, ho preferito sfruttare Edjouma dall’inizio con la sua forza fisica per poi far subentrare Lulic. Per quanto riguarda Kallon in quel momento della partita gli ho preferito Achik che è entrato con velocità e il piglio giusto. Abbiamo cercato di aprire la difesa avversaria, siamo mancati nell’ultimo passaggio”. Una squadra però che come per stessa ammissione del tecnico marchigiano è stata a tratti timorosa: “Siamo tornati indietro con la palla spesso, dovevamo giocare in verticale ed essere più rapidi nella circolazione della palla. Nel secondo tempo siamo entrati bene, il loro gol avrebbe potuto uccidere anche un toro, non il Bari che ha reagito. Sibilli è stato bravo, abbiamo creato i presupposti per vincerla con qualche altra situazione. Nel finale, siamo venuti meno con le energie fisiche, Zuzek aveva i crampi e altre poche energie. Se guardiamo la partita posso dire che è venuta meno brillantezza e velocità rispetto alle precedenti partite, questo può essere un fattore. Allo stesso tempo, la squadra ha tenuto comunque botta agli avversari la cui rosa è composta da giocatori con ottimo potenziale, hanno giocato la Serie A lo scorso anno. Noi stiamo facendo il nostro percorso, dovevamo fare una partita più gagliarda, ci lavoreremo ancora. Dobbiamo essere più veloci nella circolazione, più intraprendenti sugli esterni, occorre maggiore fiducia e personalità”. Il mister ha avuto parole di elogio anche per Morachioli e lo stesso Achik. Un calendario che ora vedrà soltanto dieci gare al termine, ma prima due impegni complessi, Venezia e Samp: “Dobbiamo continuare a lavorare a credere in quello che stiamo facendo, correggendo le cose che non vanno. Fa parte del percorso, anche sulle palle inattive in partita non riusciamo sempre a sviluppare ciò che prepariamo, i piazzati sono fondamentali per sbloccare una partita. Non guardo a chi c’è fra tre partite, preparo la prossima partita con la speranza di vedere una crescita costante. Cerco la scintilla, affrontare avversari importanti può servire anche a questo”. Il tecnico ha concluso sulla questione moduli: “Siamo partiti con il 4-3-3 ma avevamo difficoltà a livello realizzativo, non riuscivamo a riempire l’area. Con questo modulo (3-5-2/3-4-1-2, ndr) possiamo farlo di più, con il trequartista, con gli esterni, con i centrocampisti, dobbiamo aumentare la presenza nell’area avversaria così da esser più pericolosi. Questa squadra può avere diverse soluzioni tattiche, anche a sorpresa. Nelle partite precedenti potevamo fare qualche gol in più come anche sono stati presi alcune reti evitabili. Dobbiamo avere la stessa personalità di Catanzaro. Rimpianti? A parte Bolzano, ho in testa sempre il pensiero che questa squadra possa crescere ulteriormente e debba sprecare meno, limando certi errori”. Un fiume in piena, mai banale, consapevole del grande lavoro che lo aspetta di qui alla fine del campionato. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.


Pubblicato il 5 Marzo 2024

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