Cronaca

Sede unica della Giustizia alle Casermette, scommessa persa in partenza

Sede unica della giustizia a Bari, questione mai risolta che si trascina da trent’anni, tra chiacchiere e proposte insensate e senza sbocchi, perdendo opportunità una dietro l’altra. Ora l’Amministrazione Comunale retta da Antonio Decaro s’è decisa a collocare nelle ex Casermette al confine di Carrassi, sulla via Alberotanza – altezza di via Fanelli verso Valenzano – il Polo della Giustizia, avviando per questo uno studio di fattibilità. Data l’assenza di copertura pubblica della operazione, si preannuncia un possibile in cui un Privato potrà disporre dell’ex Ospedale Militare ‘Bonomo’ per realizzare edilizia residenziale privata, in cambio della ristrutturazione delle Casermette per i servizi giudiziari. Leonardo Scorza, già presidente della Circoscrizione Carrassi/San Pasquale, non è affatto convinto. E spiegherà ancora meglio i motivi dietro un tavolino di fronte all’ingresso del parco 2 giugno domenica prossima, 4 giugno, dalle dieci alle tredici: <>. In effetti la Regione Puglia ha autorizzato l’apertura di un Pronto soccorso alla Mater Day, che nell’ultimo anno aveva accorpato in quella sede tutte le strutture sanitarie CBH, creando così un ospedale da 450 posti letto. Peccato che l’unico accesso delle Ambulanze avviene solo attraverso Via Hanneman dove, oltre a un complesso residenziale composto da circa duecento famiglia, si trova l’ingresso del Liceo Scientifico Fermi ( 1600 alunni e 150 docenti) e un noto ristorante-pizzeria. La Regione autorizza e il Comune di Bari fa spallucce, scaricandosi di responsabilità. Come se fosse compito della Regione agire sul traffico di una Città. Non solo: l’Ospedale Pediatrico in vista del futuro allargamento di Via Amendola (<<...undici anni non sono stati sufficienti ad ottenere un progetto definitivo!>>, sbotta Scorza), sta attrezzando al suo interno un parcheggio da 400 posti con ben 2 accessi sulla stessa Via Hanneman. Il Comune non ricorda che nella zona gravitano gli Uffici del Ministero delle Finanze, Equitalia, l’istituto professionale Gorjux (ben duecento alunni), e ad oggi l’unica soluzione è stata chiedere al liceo Fermi di inibire agli studenti l’accesso da Via Hanneman. Nulla ha prescritto al nosocomio infantile, e men che meno alla ‘Mater Dei’ che ha entrate anche da Via R. Bovio. E per di più su questa ultima via – area di proprietà comunale scambiata dal Comune con la proprietà della struttura ex Bricorama (zona Fibronit) – a pari volumetria (ma su area minore), sorgerà una struttura per attività produttive (Uffici, Negozi, Attività commerciali). <>. Insomma, per il presidente del comitato di quartiere si capisce che dietro queste scelte non c’è alcuna visione strategica del bene comune.

Francesco De Martino


Pubblicato il 2 Giugno 2017

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