Cronaca

Sesso a pagamento, aumenta l’offerta e non cala la domanda

Settembre, l’estate sta finendo, ma il sesso a pagamento conosce un vero e proprio “ritorno al lavoro” per le escort di tutt’Italia, dopo i periodi di magra del lockdown. Infatti, secondo i dati di Escort Advisor, il sito di recensioni di escort maggiormente visitato in Europa, con oltre 2 milioni e 300mila utenti mensili solo in Italia, si registra, indicizzando tutti gli annunci presenti su tutti i siti del settore, un aumento del +7% di escort attive nelle due prime settimane di settembre sul territorio nazionale, rispetto allo stesso periodo risalente al 2019. E il capoluogo pugliese è tra le città capo di regione a registrare i numeri in salita tra i più positivi, con un ricambio di donne provenienti soprattutto dai paesi dell’Est Europa e dell’America Centrale. Dunque, sembra proprio terminato il periodo di crisi registrato sul fronte del sesso a pagamento registrato in maniera particolarmente grave tra marzo e aprile, per poi tornare piano piano a risalire, facendo tornare la febbre di sesso ed escort a ottimi livelli in quasi tutte le città monitorate. Ma restiamo a numeri e percentuali, per comprendere meglio i contorni di un fenomeno che nessuna epidemia riuscirà a scalfire mai. Confrontando il periodo che va dall’1 al 13 settembre del 2019 con lo stesso del 2020, emerge infatti che in quasi tutte le province italiane ci sia stato un aumento di presenza da parte delle escort. Non solo le professioniste stanno tornando al lavoro in massa, ma si registra anche un aumento di annunci di neofite del settore. Questa è una tendenza dettata dal pensiero comune (ed errato) che esercitare la professione della escort equivalga a fare soldi facili – spiega Mike Morra, Ceo e fondatore di Escort Advisor – Soprattutto a causa della crisi che si sta vivendo, sono in aumento le “improvvisate” che non lavorano in maniera professionale. Come contrastare allora questa tendenza? Semplice, attraverso le recensioni degli utenti. Oggi in Italia più di una escort su due che si pubblicizza online ha ricevuto recensioni sul nostro sito per un totale di oltre 67.800 singole escort recensite, 27.400 solo nel 2020. Anche a Bari e provincia l’aumento del numero di recensioni scritte dai clienti evidenzia come sempre di più si cerchi qualità e sicurezza, soprattutto dopo quanto vissuto negli scorsi mesi. Nel capoluogo sono quasi sparito o hanno chiuso i battenti i centri massaggio gestiti dalle ragazze orientali, che hanno abbandonato anche gli appartamenti dove ricevevano i loro clienti, perlopiù tra Murat, Libertà e San Pasquale. In compenso si sono riaffacciate parecchie ragazze dell’est, che con le loor colleghe italiane stanno nuovamente invadendo il mercato del sesso a pagamento con la novità che spesso si avventurano anche in casa e in ufficio di molti impiegati e professionisti, quando restano soli in casa o in ufficio. Ma torniamo ai numeri, nudi e crudi. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (1-13 settembre) sono il +79% in più le recensioni scritte. Da gennaio 2020 fino ad oggi si contano 54.003 recensioni, nonostante il calo inevitabile durante il lockdown. Le dieci province che registrano un aumento di presenza di escort rispetto al periodo che va dall’1 al 13 settembre del 2019 con lo stesso del 2020 sono: Gorizia (+92%), Trieste (+70%), Enna (+65%), Udine (+58%), Pordenone (+57%), Isernia (+51%), Verbano-Cusio-Ossola (+45%), Rieti (+42%), Agrigento, Alessandria, Belluno a pari merito (+39%), Nuoro (+38%), però si sono registrati aumenti sensibili anche in quelle di: Roma (+1%), Torino (+15%), Napoli (8%), Bologna (+14%), Bari (+9%), Bolzano (+21%), Firenze (+3%). Fanno eccezione perché registrano una diminuzione di presenze quelle di: Milano (-17%), Olbia-Tempio (-40%), Matera (-30%), Pescara (-21%), Sassari (-16%), Monza e Brianza (-5%). Situazione invariata invece a Genova, Asti e Teramo, che non registrano né aumenti né diminuzioni di presenze. Come dire che le prestazioni delle professioniste del sesso sono state stazionarie, con le “”sex worker meno”” brave sempre più spesso colte in castagna grazie al passaparola delle recensioni sul web. Quando circa il 60% di informazioni false o fuorvianti diventa sempre più facilmente di pubblico dominio. Senza essere Sherlock Holmes, Barbablù o, meglio ancora, Casanova…

Antonio De Luigi


Pubblicato il 18 Settembre 2020

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