Cultura e Spettacoli

Testa Grigia, il benvenuto

Certi nomi fanno paura. Il Chroicicephalus Cirrocephalus non è il nome di un irsuto mostro dell’era preistoria bensì quello di un gabbiano dalla testa grigia il cui areale una volta era compreso tra Ecuador, Brasile, Argentina, Sud Africa e Madascar. Col surriscaldarsi del pianeta tale fascia di diffusione si è estesa. Sicché, da essere  presenza sporadica alle nostre latitudini, il ‘testa grigia’ sta divenendo stanziale da noi. Il porto di Molfetta ne ospita da tre anni una piccola comunità. La specie è stata ribattezzata Johnatan. Perché proprio Johnatan? Per capire bisogna fare un passo indietro di quasi cinquant’anni. Era il 1970 quando Richard Bach, un trentaquattrenne pilota acrobatico con la passione per la narrativa (prevalentemente in tema) diventava uno scrittore di successo con ‘Il gabbiano Jonathan Livingston’, un romanzo-fiaba dalla forte valenza spirituale e che si presta ad essere letto secondo diverse prospettive ideologiche. E’ la storia di un ‘diverso’ : Johnatan non è come gli altri gabbiani della sua comunità, ama il volo perfetto per il quale si allena tra la disapprovazione altrui. Quando viene ‘esiliato’ per ‘condotta inappropriata ad un gabbiano’,  Johnatan si adatta ad un’esistenza solitaria nel corso della quale continua ostinatamente ad allenarsi per raggiungere la più alta velocità di volo. Alla morte, accede ad un mondo superiore dove sotto la guida di gabbiani-maestri si perfeziona sino a superare il concetto di velocità, distanza e limite. Quando ha imparato a volare alla velocità del pensiero, Johnatan fa ritorno sulla terra. Qui incontra un giovane gabbiano che gli somiglia : Fletcher Lynd è un altro cultore del volo che paga la sua passione con l’esecrazione collettiva. Johnatan gli si dedica e lo ‘forma’. Quando poi realizza che l’allievo è pronto a prendere il suo posto, gli annuncia che la propria missione in quel luogo è terminata, che da qualche altra parte altri gabbiani sono in attesa dei suoi insegnamenti. Così saluta Lynd e sparisce nel nulla… Qualche curiosità : Bach chiama Linvingston il suo gabbiano in omaggio a John H. Johnny Livingston, un pilota acrobatico statunitense  morto nel 1974. A riprova del successo del romanzo di Bach, a tre anni dall’uscita di quel best-seller, Hall Bartlett girò ‘Il gabbiano Jonathan’ ; nel film nessuno degli uccelli protagonisti appartiene alla specie dalla testa grigia… Gli accostamenti, dunque, fra il Chroicicephalus Cirrocephalus e il romanzo di Bach sono arbitrari, dettati dalla stima verso una storia di grande ricchezza. Il ‘testa grigia’ di Molfetta è il benvenuto. Per quanto avremmo preferito fosse rimasto a casa sua, poiché ciò sarebbe stato indice di un pianeta in salute invece che moribondo.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 22 Settembre 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio