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Il momento degli attaccanti, Sibilli e Puscas

Considerando gli altrettanti pareggi delle competitor dei biancorossi per la salvezza, la classifica non ha subito molte modifiche in basso

 Giuseppe Sibilli, sabato scorso, ha sfidato il suo passato, il Pisa che detiene ancora i diritti del suo cartellino. Risulta essere sicuramente il rinforzo meglio riuscito della stagione presente, avendo realizzato dieci gol e tre assist. Sibilli è stato premiato dalla lega di Serie B, con il premio BKT nel mese di novembre, come miglior top player della categoria cadetta in quel mese. Per lui, un rigore sbagliato contro la Sampdoria, in un clima surreale di contestazione. Al momento è un po’ a secco di gol, per via del suo impiego un po’ più nelle retrovie del centrocampo, pur non dimenticando di possedere un ottimo tiro dalla distanza. Resta un punto di riferimento indissolubile per la squadra, un motivatore.

In una video-intervista realizzata dalla SSC Bari, il calciatore che, meglio di chiunque altro, si è adattato alle necessità della squadra, ricoprendo i ruoli di mezzala, trequartista e seconda punta, ha raccontato la sua storia. Era legatissimo al suo compianto papà, con cui ha avuto l’onore di giocare per una stagione in un club di Eccellenza, il Sant’Agnello. Beppe è poi approdato tra i professionisti il 13 luglio 2017, debuttando in Lega Pro con la maglia della Sicula Leonzio. Prima di arrivare al Bari in prestito, ha vestito anche la maglia dell’Albinoleffe e del Pisa. Il giocatore, ai microfoni del club biancorosso, è apparso con tanta voglia di apprendere e dimostrare il suo valore: “Non ho mai percorso le trafile del settore giovanile. Frequentavo una scuola calcio nella mia città, Napoli. Ho subito iniziato a fare esperienza in Eccellenza. Il destino sembrava già essere stato scritto per me. Il gol più bello? Contro l’Ascoli sicuramente. Cinquanta metri mi separavano dalla porta, con lo sguardo non avevo notato nessun compagno libero, così mi sono involato, palla al piede, sono andato in dribbling e ho tirato con forza. Il mio sogno è quello di tutti i calciatori sin da bambini, giocare in Serie A. Ci sono andato vicino negli ultimi anni, ma non si è ancora concretizzato. Spero di poter restare a Bari per poter compiere questo passo con questa squadra; è questo il motivo per cui ho deciso di venire qui. Bari, tra le proposte che mi erano arrivate, rappresentava la miglior piazza e la migliore possibilità per credere nel mio sogno. E’ vero che non stiamo affrontando, a livello di squadra, un momento bellissimo, ma a livello personale, sono molto contento di quello che sto facendo. I tifosi esprimono le loro perplessità sui social, ma personalmente preferisco concentrarmi sul campo. Mi piace vivere la città e sono felice quando la gente di Bari mi incontra per strada o in qualche bar, sono sempre disponibile per un autografo o una foto assieme. Speriamo di poter raggiungere i nostri obiettivi tutti insieme”.

IL MOMENTO DEI BIANCOROSSI – E’ evidente come il punto debole di questo Bari sia nell’andare in svantaggio nei primi minuti della partita. Contro il Pisa di Aquilani, è stato Calabresi ad infliggere lo 0-1 per gli ospiti a soli 3’ dall’inizio della gara. Un copione già visto 9 volte nelle ultime nove partite. Il gol del Pisa ha condizionato gli umori della squadra ma, nella ripresa, ci sono stati dei segnali di ripristino dell’equilibrio. Il Bari è riuscito ad alzare il baricentro e si è procurato delle occasioni. La svolta è stata rappresentata dal solito Capitan Di Cesare che, con la sua determinazione, ha calciato in porta, prendendo la traversa e colpendo, allo stesso tempo, il braccio, in area di rigore, dello stesso Calabresi, che aveva determinato lo svantaggio biancorosso. Dopo una lunga rilettura dell’azione, da parte del giudice di gara, è stato decretato il calcio di rigore. Sibilli ha abbracciato Puscas, passandogli, di fatto, il testimone. L’attaccante rumeno, in grande tensione emotiva, ha sbaragliato Nícolas. I Galletti, sul finale, hanno avuto anche delle altre occasioni per chiudere la partita e portare un respiro di sollievo in più a questo finale di campionato. La palla, giunta alta sulla testa di Benali, viene schiacciata non con troppa forza e la gara termina con un pareggio. Considerando gli altrettanti pareggi delle competitor dei biancorossi per la salvezza, e la vittoria del Cosenza, prossimo avversario del Bari, sulla Reggiana per 4-0, la classifica non ha subito molte modifiche in basso. Il Bari resta in zona playout a due punti dalla retrocessione diretta.

LE CONDIZIONI DI PUSCAS – Durante la gara con il Pisa, il giocatore ha subito, in seguito ad uno scontro di gioco, un infortunio alla mano. La società ha reso noto che gli esami strumentali, a cui è stato sottoposto Puscas, hanno rilevato una frattura scomposta al 4° metacarpo della mano sinistra. In accordo con il Genoa cfc, il calciatore verrà sottoposto ad intervento chirurgico di riduzione e sintesi della frattura, dopo di che si potrà dare inizio al programma personalizzato di recupero per tornare all’attività. (ph. Tess Lapedota)

T.L.

 


Pubblicato il 23 Aprile 2024

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