Cronaca

Tra spaccate, aggressioni e baby-gang, Bari sicura a intermittenza

Certo, le situazioni a rischio mutano, ma più equilibrio in chi decide e parla ai cittadini non guasterebbe

Sarà anche vero che la politica è ‘l’arte del possibile’, ma esistono argomenti e temi sui quali politici e amministratori farebbero bene a misurare bene le parole. Meglio ancora a usare le pinze e attaccare bene la spina, prima di parlare, rilasciare dichiarazioni, assumere impegni, fare promesse o lanciare inutili e ripetitivi ‘SoS’. A Bari la sicurezza vacilla un anno sì, un altro no e un altro ancora…un po’ meno. Semplifichiamo: i dati a disposizione, appena un anno fa, dicevano che non c’era emergenza sicurezza. Per carità, c’era bisogno sicuramente di attenzione, concentrando i controlli in alcune zone, “”…ma non ci sono dati particolari che ci fanno pensare a una emergenza””, scandiva il Sindaco di Bari Antonio Decaro, dopo uno dei tavoli del comitato per ordine e sicurezza in cui s’era discusso di furti nei negozi e aggressioni ai minori. Certo, in pochi mesi la situazione cittadina è peggiorata con le famigerate ‘baby/gang che scorrazzano nel giardino dell’ex Caserma Rossani (ora ci sono per fortuna le ronde fisse dei vigili urbani), in corso Vittorio Emanuele o a via Sparano. Eppoi le temutissime <<spaccate>> alle vetrine di pub, pizzerie e gelaterie, pure loro in centro. E chi poteva prevederlo, a giugno 2022, quando perfino il procuratore capo parlava di Bari come ”città metropolitana sicura” se raffrontata alle capitali europee. Ma Bari non è Londra e tanto meno Parigi, però qualche telecamera di videosorveglianza in più servirebbe -…magari funzionante – come dovrebbero aumentare le forze dell’ordine, non solo sventagliate a piazza Moro, vicino alla Stazione Centrale o in forze solo a presidiare lo sgombero d’una ventina di migranti e senzatetto. Magari evitando le solite parate che “…saranno rafforzati i presidi di prevenzione e il questore farà un tavolo tecnico la prossima settimana”. Sì…di quale anno?? Già, i prefetti concordano sempre che “…gli episodi, non numerosi, avvengono in una città che ha tanti abitanti e turisti” e “purtroppo una certa percentuale di reati fa parte dell’incremento delle attività economiche”. E figurarsi se questure e prefetture non faranno di tutto pur di tutelare meglio cittadini e turisti che tutti vogliamo numerosi e…spendaccioni! Ma c’è anche chi va contromano e se parla di sicurezza è perché al rione Libertà, lontano da vetrine ricche e luccicanti, ci sono case di cartone, migranti e senzatetto notte e giorno sotto ai portici della ferrovia bari/nord. L’ex consigliere comunale Gino Cipriani pensa che è troppo facile cambiare idee e opinioni sulla sicurezza da un mese o da un anno all’altro, finendo per perdere credibilità e aumentare la percezione d’insicurezza in cittadini e commercianti. <<A Giugno 2022 il Sindaco Decaro asseriva pubblicamente che Bari è una città sicura in quanto “i dati a disposizione ci dicono che non c’è una emergenza sicurezza a Bari”. Ma se Bari è sicura, perché Decaro dal 2016 è sotto scorta?>>, provoca come sempre Cipriani. <<Oggi, a distanza di pochi mesi dalle rassicuranti affermazioni, Decaro asserisce l’esatto contrario di quanto da lui stesso affermato qualche mese fa, tanto che ha chiamato il Ministro Piantedosi per chiedere «più agenti contro il crimine sempre più preoccupante nella nostra città». Allora, dov’è la verità, o magari qualcosa che vagamente le rassomigli, per non concludere, come giustamente l’ex consigliere Gino Cipriani, che troppe contraddizioni mettono a dura prova la ‘psiche’ di chi finisce per vivere in una Città <<…sicura a singhiozzo.>>

Francesco De Martino


Pubblicato il 19 Aprile 2023

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