Cultura e Spettacoli

Gli Uhlfelder: una famiglia ebraica berlinese a Bari negli anni della persecuzione

Si è svolta ieri a Bari, presso l’auditorium dell’Archivio di Stato, la presentazione del volume di Pasquale B. Trizio, “La Storia nascosta. Gli Uhlfelder: una famiglia ebraica berlinese a Bari negli anni della persecuzione”, edito dalla Gelsorosso Editore del capoluogo pugliese. Il volume è il risultato di una approfondita ricerca svolta dall’autore presso l’Archivio di Stato di Bari, per ricostruire la “storia nascosta” della famiglia dell’avvocato Berthold Uhlfelder, consigliere di Corte d’Appello a Berlino, fuggita nel 1936 dalla Germania nazista e rifugiatasi a Bari, dove cadrà vittima delle leggi razziali emanate in Italia nel 1938. Il volume è stato presentato dal Prof. Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (IPSAIC), che ha  voluto sottolineare anche lo spirito di accoglienza della popolazione pugliese nei confronti di quel drammatico periodo bellico. Nell’incontro, moderato dalla Direttrice dell’Archivio Dr.ssa Antonella Pompilio, che ha gentilmente messo a disposizione i documenti fondamentali per la ricerca, è stato ricostruito il drammatico percorso della famiglia tedesca, ma di origine ebraica, Uhlfelder : essa, fuggita come tante altre dalla Germania a causa delle persecuzioni antisemite hitleriane, si era rifugiata in Italia, che negli anni ’30 era tra i principali punti di riferimento per gli ebrei in fuga. Nel nostro Paese essi tentavano di ricostruire non solo la propria esistenza, ma anche il proprio percorso di studi, e l’Università di Bari era divenuta un oasi di cultura non solo per gli studenti, ma anche per i grandi scienziati e medici ebreo-tedeschi, che qui insegnarono e ottennero grande fama, specialmente nel dopoguerra, come nel caso del celebre psicologo Max Meyer. Purtroppo le speranze dei fuggiaschi si spensero nel 1938 -ma i segni premonitori si erano già avuti l’anno prima -, annus horribilis in cui furono promulgate le famigerate leggi razziali: Mussolini infatti, che precedentemente si era tenuto lontano da quegli infami provvedimenti, aveva in seguito deciso di abbracciare totalmente la follia totalitaria e antisemita di Adolf  Hitler. Così i docenti furono costretti a mandare al macero libri scritti da ebrei, e i bambini di religione non cattolica, allontanati dalle scuole, e a cui fu proibito persino di giocare nei cortili con i propri coetanei, furono i primi a subire quella brutale discriminazione. Molti ebrei furono deportati nei campi di concentramento che, seppur meno famosi di quelli tedeschi – come Dachau – erano presenti anche in Puglia: basti ricordare quello delle isole Tremiti, dove furono imprigionati zingari, pentecostali, omosessuali, parroci che nelle loro omelie si erano opposti alla brutalità nazifascista e persino personalità celebri come il futuro Presidente Sandro Pertini. L’autore del volume ha dunque ricostruito, in particolare, la storia degli Uhlfelder, il cui capofamiglia, Berthold, prestigioso avvocato di Norimbrga, è stato seppellito, nel 1946, proprio accanto alla tomba del padre di Pasquale Trizio, e questi, incuriosito dal leggere sulla lapide il nome e la località in tedesco, si è interessato alle vicende di questo sfortunato nucleo familiare. Nell’ambito della manifestazione è stato infine proiettato un video, realizzato da Giannini, in cui si assiste ai momenti più commoventi e salienti della vita del protagonista, deportato in seguito all’Aquila, città in cui contrasse una grave malattia, e ritornò poi a Bari dove morì in un appartamento in via Dalmazia al rione Madonnella, proprio nelle vicinanze della casa natale dell’autore, come un’ulteriore singolare coincidenza. Da menzionare una profonda poesia scritta dal legale a sua moglie, che ha suscitato grandi emozioni anche ai presenti. All’incontro di ieri era presente anche l’Assessore alla Cultura della civica Amministrazione barese Silvio Maselli. Nutrita anche la presenza degli studenti dei licei baresi Flacco, Bianchi Dottula, Margherita. Da segnalare, infine, l’inaugurazione, presso la Sezione di Archivio di Stato di Trani, della mostra fotografica Auschwitz: i luoghi della Memoria, a cura di Vincenzo Catalano in collaborazione con il Comune di Trani. Il curatore ha realizzato un reportage fotografico sui luoghi della Memoria e sui siti pugliesi che furono campi di concentramento e di passaggio degli ebrei verso lo Stato di Israele.

Piero Ferrarese

 


Pubblicato il 29 Gennaio 2016

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