Cultura e Spettacoli

Anno 2035, la luce in fondo al tunnel

Il tema del futuro apocalittico e dell’umanità ridotta a branchi di sopravvissuti che, ringhiosi e imbarbariti, si contendono poca acqua e ancora meno cibo è caro alla letteratura di anticipazione. Ancora più caro è al cinema. In teatro però non ha mai  fatto approdo. A offrirgli una chance provvede Luigi Facchino, autore di ‘Anno 2035’ (Compagnia Torre del Drago). Reduce dal trionfo nella XVIII edizione del Franco Agostino Festival di Crema, lo spettacolo della Compagnia Torre del Drago è andato in scena al Traetta sabato scorso. In un clima da epic-rock, con modalità coreutiche che strizzano l’occhio al musical, qui si racconta di guerrieri urbani in contesa per uno spazio vitale che si percepisce degradato e avaro di risorse. In ossequio a consuetudini sanguinose che a uomini-zero negano il sentimento e puniscono con la morte il contatto fisico (ma non quello delle armi), Lupi e Aquile danno vita ad uno scontro aspro e tribale, risolto alla fine dalla sconfitta dei peggiori, metafora metropolitana della luce che finalmente spunta in fondo al tunnel. Questa volta Facchino dirige meglio di quanto scriva ; particolarmente felice la sua mano nel disciplinare un popolo di trenta generosissimi interpreti, inappuntabili quanto a movimento scenico. Lo spettacolo sarà in cartellone al Piccolo di Milano il 14 novembre. Molto buona l’accoglienza della platea per questa compagnia che un anno fa proprio sul palcoscenico del Traetta con ‘Dinastie bastarde’ – ancora un lavoro scritto e diretto da Luigi Facchino – si era laureata vincitrice della prima edizione di ‘Scena.O’, un premio organizzato dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (F.I.T.A.) Puglia, in collaborazione con Comune di Bitonto, Teatro Pubblico Pugliese, AGIS Puglia e Basilicata, Università degli studi di Bari e Associazione Libri Su Misura. E proprio Luigi Facchino sabato sera, nel corso di un galà durante il quale sono stati raccolti fondi per sostenere l’impegno dei volontari di Libri Su Misura, ha proclamato spettacolo vincitore della seconda vincitrice di Scena.0 : ‘Romeo vs Amleto di Fabiano Marti, Compagnia Calandra. Gli altri riconoscimenti : Migliore attore non protagonista : Vito Di Noi ; migliore attrice non protagonista : Giampiera di Monte ; migliore allestimento : ‘Ditegli sempre di sì’, della compagnia Instabile Napolinscena ; migliore attrice protagonista : Anna Cofano ; migliore attore protagonista : Domenico Ferrulli ; migliore regia : Ascanio Cimmino. Menzioni speciali  : Compagnia Terra Smossa di Gravina per ‘Un Tram che si Chiama Desiderio’ – Compagnia Mai dire mai di Latiano per ‘Una Rosa…. tra le spine’ Compagnia Anna di Bartolomeo di Taranto per La piccola Città.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 1 Novembre 2016

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