Cultura e Spettacoli

Fra gli ulivi la chiesa messa a nudo

 

Il giorno di Ognissanti celebra la gloria e l’onore di tutti i Santi, inclusi quelli non ancora canonizzati (la canonizzazione è la dichiarazione ufficiale di santità che consente la venerazione).  E’ anche festa di precetto. Ciò significa, stando al Diritto Canonico, che “i fedeli sono tenuti all’obbligo di partecipare alla Messa”, astenendosi “da quei lavori e da quegli affari che impediscono di rendere culto a Dio e turbano la letizia propria del giorno del Signore o il dovuto riposo della mente e del corpo”. Prima della riforma liturgica voluta dal Concilio Ecumenico Vaticano II (che si svolse in quattro sessioni dal 1962 al 1965 sotto i pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI), la festa d’Ognissanti prevedeva una Vigilia o Veglia e un’Ottava. La prima consisteva nell’attendere un evento religioso pregando dall’alba a mezzanotte ; poteva essere accompagnata dal digiuno. La seconda invece indicava il prolungarsi delle cerimonie per tutta la settimana successiva ; veniva detta ottava poiché nel computo del periodo era compreso anche il giorno di festa. In origine Ognissanti ricorreva il 13 maggio, sembra perché in questo giorno, nel 609, il Pantheon, da tempio pagano, venne trasformato in chiesa dedicata alla Vergine e a tutti i Martiri per volontà di papa Bonifacio IV. In seguito papa Gregorio III (731-741) scelse il 1º novembre come data dell’anniversario della consacrazione di una cappella di San Pietro alle reliquie ‘dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo’. Molte sono le chiese dedicate alla festa d’Ognissanti. Due di queste sono in Puglia, una a Trani, l’altra a Valenzano. Quella di Trani, detta anche Del Purgatorio o Dei Templari (ma che fosse una ‘domus’ di quei cavalieri è tutto da vedere) presenta una singolare caratteristica : l’asse della costruzione è orientato con la posizione in cui sorse il sole il 1° novembre del 1100, anno di presunta costruzione. Nei giorni di equinozio i raggi del Sole, attraversando il rosone, colpiscono un capitello, appartenente ad una delle colonne del portico anteriore, su cui è scolpita una figura attribuita alla dea egizia Iside ; mentre nel giorno del solstizio d’inverno, il Sole colpisce un pilastro cruciforme collocato nello stesso portico. La chiesa di Valenzano, la quale presenta la caratteristica che le sue tre cupole sono realizzate con lo stesso materiale e la stessa tecnica dei trulli, oggi spunta come dal nulla in mezzo agli ulivi. Una volta era affiancata da due chiostri, due campanili, un monastero benedettino e un frantoio : un muro di cinta avvolgeva l’intero complesso. Di tanto ‘contorno’ non è rimasta una pietra. Vandali degli anni bui o ruspe dell’era moderna? Affatto. Con l’abbandono della struttura tutto quel materiale venne utilizzato nel Settecento per costruire la Basilica con annesso convento di Capurso dedicata alla Madonna del Pozzo. – Nell’immagine, ‘Madonna col Bambino e Santi’, tempera su tavola (61,5 x 87,5 cm) attribuita ad Andrea Mantegna, databile al 1500 circa e conservata nella Galleria Sabauda di Torino.

 

Italo Interesse

 

 

 


Pubblicato il 1 Novembre 2016

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