Cultura e Spettacoli

Antonella Milantoni: “Io fornaia come i miei nonni e per tramandare la tradizione”

Tornerà a sentirsi quel profumo di pane sfornato dal panettiere Gabriele, lungo le strade di San Pasquale, sicuramente non l’unica attività del genere ma forse una delle più storiche perché dal 1961 sono sempre al servizio del cliente. Servito con cordialità e passione per il proprio lavoro, hanno finalmente riaperto i ‘battenti’ nello scorso fine settimana. In tanti si sono affacciati, o hanno potuto assaporare le tante prelibatezze ed hanno dato il caloroso benvenuto al ritorno di Antonella Milantoni, una ‘figlia del quartiere’ che ritroveranno in prima linea dietro il bancone e non solo, perché è tornata illuminata da un sorriso raggiante e da grande perseveranza e determinazione che l’ha sempre contraddistinta. Tanti sono stati gli attestati ricevuti, a partire dagli anziani ai clienti più giovani che si sono congratulati per aver visto riaprire un’attività che rappresentava quasi un’istituzione nel quartiere a ridosso del centro cittadino. “Io sono cresciuta qui ed avevo promesso a mio nonno Pasquale che avrei ripreso in mano il suo panificio. Certo ci ho impiegato cinque anni a causa di un contenzioso famigliare, ma eccomi qui, pronta e felice. Ora ci sono. E’ stato quasi un calvario lottare tra avvocati, tribunali, ma ho rimesso piede nel panificio martedì scorso ed in meno di una settimana eccoci al servizio della nostra gente. Non nascondo che mi è scappata qualche lacrima. Ho risentito quei profumi flagranti della mia infanzia. E’ stata una mia seconda rinascita, dopo una brutta malattia che mi ha colpita dieci anni fa”, le prime parole che ci ha rivelato Antonella, con voce commossa.

Fuori dall’attività campeggia ancora la vecchia insegna luminosa, Antonella, una combattente nel suo DNA, ha ottenuto giustizia per un luogo che è sempre stato suo: “Se oggi stiamo qui è assolutamente per la caparbietà di Antonella. Non ha mai mollato e la sua forza sia di esempio anche per altri piccoli imprenditori e commercianti che non devono mollare, ma crederci sempre e trovare le forze per reagire alle difficoltà di vario tipo che possono riscontrare lungo il loro percorso. Tornando ad Antonella, va apprezzata per come sia ripartita da zero con tanta forza e sacrifici. Un esempio, ripeto, per tanti”, quanto dichiarato dal Consigliere Regionale di Giunta del Coni ma anche un amico della ristoratrice, il dott. Pierfrancesco Romanelli. Dello stesso avviso anche il Consigliere Comunale di Bari, Assessore all’Ambiente ed allo Sport, Pietro Petruzzelli, passato personalmente a fare il suo augurio: “Sono qui come rappresentante del Comune, ma come primo tifoso degli imprenditori che non si arrendono alle difficoltà e scelgono di ripartire. Siamo orgogliosi di Antonella e che il ‘Panificio San Pasquale possa ritornare al servizio dei suoi clienti e del quartiere”. Si, proprio quel quartiere ‘San Pasquale’ che all’origine era solo terra e campagna ma con il tempo si è popolato e trasformato, fino a diventare un fulcro commerciale, un mix tra attività commerciali, palazzi, giardinetto pubblico, la Chiesa di San Pasquale, l’Istituto formativo ‘Cirillo’, la Posta di Postiglione, a due passi e tanto altro ancora che meriterebbe almeno una menzione, senza dimenticare anche un famoso cinema che faceva da collante per quella comunità ma che contrariamente al Panificio San Pasquale ha dovuto chiudere i ‘battenti’ e soltanto dopo svariati anni, oggi lì nello stesso punto, sono nate costruzioni di ultima generazione. Un cambiamento avvenuto su più fronti come ha ammesso lei stessa: “La verità è che tutto è cambiato dai tempi di mio nonno che peraltro porta il nome del quartiere. Mi ricordo che in tanti compravano il pane e mio nonno vendeva sulla fiducia. Entrava la gente e chiedeva di segnare il tutto a fine mese che avrebbero saldato, c’era ancora la lira. Altri tempi anche se la povertà resta ancora oggi, ma un pezzo di pane non si può negare ai più bisognosi”, un altro passaggio della lunga chiacchierata con Antonella, una donna dal grande coraggio e dal profondo animo. Tuttavia, presso il Panificio San Pasquale si potrà trovare non solo pane, taralli, focaccia e panzerottini, ma anche gustosi primi piatti, pietanze calde per tutti i gusti, pasticceria e servizi vari. Abbiamo, infine, concluso la conversazione con la panettiera Antonella con un monito ed ulteriore messaggio: “Ho combattuto per riavere questo posto, io dico sempre che se si sa vendere il pane, puoi vendere tutto, perché il pane è un bene primario. Oggi sono daccapo qui e dedico ai miei nonni tutto ciò, cercherò di trarre tesoro dai loro insegnamenti. In questo posto, in queste mura ho richiuso il cerchio della mia vita. Non resta che rimboccarmi le maniche e darmi da fare, anche per mio figlio a mio fianco. Ed è proprio a mio figlio che voglio tramandare il tutto, se vorrà, ha soli diciannove anni e se vorrà potrà spiccare il volo, nel nome di mio nonno Pasquale che da Ruvo si trasferì a Bari per dare un futuro alla sua famiglia. Io nel mio piccolo tramando quella tradizione e porto avanti quella professione da me amata”.

M.I.

 

 

 

 

 


Pubblicato il 28 Gennaio 2020

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