Cronaca

Assistenza al malato oncologico in Puglia: finora solo vergogna

Il Gruppo PdL della Regione Puglia punta il dito contro la Giunta Vendola su un tema estremamente delicato: la qualità dell’assistenza sanitaria al malato oncologico in Puglia.  Durante la conferenza stampa tenutasi ieri mattina presso la sede del Consiglio Regionale e presieduta dal capogruppo Ignazio Zullo, si è cercato di fare il punto della situazione su quanto accade nella nostra regione, in relazione alla prevenzione, alle cure e all’assistenza dei malati di cancro, prendendo come esempio il caso (vergognoso per la nostra Regione) della signora Angela Bianco, giovane donna malata di cancro e incinta di una bambina che chiedeva di poter utilizzare il macchinario “CyberKnife” in dotazione alla clinica “Mater Dei” di Bari, che tuttavia non aveva le autorizzazioni per poterlo utilizzare. L’uso del macchinario avrebbe consentito di colpire esclusivamente la massa tumorale senza intaccare le cellule sane, garantendo la sopravvivenza del feto. Dal momento, però, che le pratiche burocratiche andavano per le lunghe, la donna avrebbe deciso sua sponte di firmare le dimissioni volontarie e tornare a casa. L’intervento sarebbe quindi stato effettuato in una clinica privata di Atene e risulta perfettamente riuscito, contro le previsioni dei medici baresi. “Per noi continua la ricerca di un confronto costruttivo con Vendola e l’assessore Gentile, che induca a comprendere che la sensibilità della politica richiede la capacità di guardare alla globalità della persona nel percorso diagnostico e terapeutico e continueremo a tessere la tela del dialogo affinché questa Puglia possa implementare un’offerta assistenziale al malato oncologico fondata sull’umanizzazione del rapporto con il paziente”, ha spiegato nel corso della conferenza Ignazio Zullo – “questa è la Puglia migliore che avremmo voluto vedere accanto ad Angela e, purtroppo, ci ritroviamo con un’immagine della Puglia che invece non rende merito ad una storia scritta dal popolo pugliese con pagine di altruismo e generosità”. Tante le domande che il Gruppo PdL lancia all’attuale giunta regionale: qual è il rapporto tra Regione e innovazione tecnologica come il CyberKnife o il GammaKnife o il sistema HIFU? Possibile che il regolamento per l’accreditamento sia stato varato solamente nel luglio 2013, quando in altre Regioni si utilizzano queste tecniche da anni? Pare infatti che l’attrezzattura per radioterapia intraoperatoria sia stata acquistata dall’Istituto Oncologico, ma è ancora imballata ed inutilizzata; in Puglia, inoltre, si continua ad avere una Tac-Pet mobile al Policlinico e una accreditata in provincia di Lecce, ma gli utenti sono costretti a spostarsi a Napoli: è dunque possibile che un Istituto Oncologico di ricovero e cura a carattere scientifico possa svolgere il suo compito senza una Pet- Tac? “Gli utenti – sottolinea Maurizio Friolo nel corso della stessa conferenza- hanno il diritto di sapere quali sono i Centri di riferimento e di eccellenza in Puglia nel settore oncologico senza essere costretti ad emigrare e quale è la casistica in termini di sopravvivenza e qualità di vita: purtroppo siamo ancora molto carenti anche in questo e pur essendoci centri di eccellenza in Puglia, essi non sono adeguatamente valorizzati ed utilizzati.” “Occorre anche chiedersi – prosegue Zullo- se le risorse che il management dell’Oncologico assorbe per mantenere l’apparato burocratico siano effettivamente proporzionate ai servizi offerti, ai volumi produttivi, alla complessità dei casi trattati.” È dunque questa la Puglia dell’eccellenza nella Sanità? Secondo Saverio Congedo, la storia della signora Angela è invece metafora del fallimento della politica di Vendola, “il simbolo di una Puglia ingannata dalle promesse elettorali, smentite costantemente e amaramente nei fatti”. Il gruppo PdL dunque incalza e chiede alla giunta Vendola cosa è stato fatto finora, cosa si vuol fare nel futuro e in quali tempi, sottolineando che non si tratta di un’operazione di strumentalizzazione e sciacallaggio, ma anzi di un invito a porre sul tavolo del confronto proposte concrete per implementare la rete di assistenza socio-sanitaria ai malati oncologici, un’assistenza che sia sempre aggiornata agli ultimi standard della ricerca scientifica. “Bisogna capire dall’Assessore Gentile – ha detto Aldo Aloisi – che cosa intende come “priorità” della sanità e che scelte intende fare. Bisogna ottimizzare il sistema senza avere la preoccupazione di tagliare qualcosa ed eliminare gli sprechi, che sono il frutto di vecchie logiche sanitarie che pensavano più a risolvere i problemi elettorali che guardare alla persona bisognosa di cure. Noi incalzeremo sempre perché c’è bisogno di realizzare concretamente ed eliminare sprechi.” Di qui l’invito a creare una rete di servizi di cura e di tutela, articolata in funzione dei diversi livelli di bisogno e a diffondere fra l’utenza un’informazione capillare e trasparente che accompagni il paziente durante il suo percorso terapeutico, sia a livello territoriale che ospedaliero, salvaguardandone sempre la dignità come persona. “Penso che la Puglia possa fare di più, debba fare di più, e noi siamo a disposizione di questa maggioranza – ha sottolineato sempre Zullo – la Puglia migliore non è quella che è stata a fianco della signora Angela: vorremmo una Puglia fondata sulla sensibilità, sull’approccio umano al paziente oncologico. Apriamo su questo un confronto per valutare e misurare il comportamento di chi si dice pronto a potenziare e migliorare la Puglia, una Puglia migliore che ancora non vediamo.”

 

Lorena Perchiazzi

 

 


Pubblicato il 29 Ottobre 2013

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio