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Auteri: “Delittuoso non vincere”

Una vigilia di Natale con un pacco vuoto quello del Bari che ieri per poco meno di quarantacinque minuti era con il fiato sul collo della Ternana capolista, a meno quattro, salvo a due minuti dal novantesimo rovinare tutto e farsi sorprendere su una punizione magistrale di Lucca. Con ieri il Bari ha quasi consegnato matematicamente il titolo di inverno alla Ternana alla quale basterà un punto alla ripresa del campionato, per aggiudicarselo, ebbene si non si vince nulla a gennaio, ma la squadra umbra acquisisce certezza dopo certezza ed anche quando sta perdendo, rimontano e nella maggior parte dei casi dopo aver pareggiato sono andati a vincere. E’ questa la sostanziale differenza tra un buon Bari ed una Ternana marziana perché partite come quelle di ieri vanno vinte, ed i cosiddetti ‘sassolini’ delle scarpe dopo la consueta vittoria interna quando arriva, andrebbero tolti dopo un bel filotto di vittorie che ad oggi non c’è mai stato se non di tre, non oltre. Un Bari che aveva il dovere di archiviare la partita e non è riuscito e con il gol magistrale di Lucca su punizione a due minuti dalla fine, hanno visto svanire due punti in più che sarebbero stati pesantissimi ed avrebbero calmato le tante ‘critiche’ dovute ad un gioco poco propositivo e nel caso di ieri, anche scarsamente incisivo. Troppi sono stati sin qui i pari, contro il Teramo. Monopoli, Vibonese ed infine ieri, in tutte e quattro di queste partite il Bari ha lasciato diversi punti, a causa della scarsa incisività sotto porta, in due casi contro i biancoverdi e la squadra calabrese non ha neanche segnato mentre contro gli abruzzesi ed i siciliani, ieri la gara è terminata 1-1. Nonostante tutto il Bari è primo per rendimento in trasferta con nove gare disputate ed un bottino di venti punti, frutto di sei vittorie, due pari ed una sconfitta, con ben 17 reti realizzate e 7 subite, contro la Ternana seconda, con due gare in meno, ma anche con un rendimento più cinico di 6 vittorie ed un pari, la differenza come sempre la fanno la cura dei dettagli. Un Bari che addirittura in casa ha fatto peggio, probabilmente e sicuramente per l’assenza del suo pubblico, ma anche perché ha realizzato soltanto quattro vittorie su sette disputate, per un 57% contro il 66% su nove gare disputate dalla Ternana che nelle ultime cinque gare casalinghe ha realizzato 13 punti a dispetto di un Bari capace di realizzare sullo stesso numero di gare solo dieci punti, frutto anche di un pareggio e di una sconfitta pesante proprio contro gli umbri. Quando il Bari, e tutti ce lo auguriamo, sarà capace di infilare almeno una serie di sei vittorie di fila, a prescindere da ciò che fa chi sta davanti, allora potrà togliersi i sassolini dalle scarpette, ma fino ad allora bisogna fare come i pugili che incassano e reagire da leoni inferociti per tornare in gara e sferrare il colpo decisivo alla preda. Resta, tuttavia, quello di Auteri un organico forte, ma che come ha dichiarato in settimana il diesse Giancarlo Romairone, servirà un mercato di ‘rifinitura’ e ben vengano i nomi che circolano da Pandolfi della Turris, a Kargbo, attaccante che conosciamo molto bene per aver infranto il nostro sogno il 22 luglio scorso, ma chiunque dovesse arrivare dovrà farlo non perché ci chiamiamo Bari ma solo se ha voglio di vendere cara la pelle e sudare per la maglia. In campo si dovrà scendere con il coltello tra i denti ed andare in guerra ogni partita, così come un grandissimo Carletto Mazzone chiedeva ogni domenica ai propri giocatori e ci ha raccontato un suo ex giocatore, Fabrizio Fioretti. Si scende in campo per vincere la guerra, ogni domenica, mercoledì o lunedì che si gioca, non per fare il compitino e poi magari recriminare, bisogna fare di più e siamo certi che giocatori, tecnico e staff, con l’anno nuovo alzeranno l’asticella, a prescindere da rinforzi che giungeranno dal mercato, per arrivare ad un traguardo straordinario che Bari merita e tutti coloro che sono nel Bari, e si sentono all’altezza di poter raggiungere tale obiettivo. Forza Bari, non si molla!

LA VOCE DEL TECNICO –Dopo il pareggio beffardo per come è giunto ma meritato per occasioni e mole di gioco prodotto dai padroni di casa del Palermo, il tecnico del Bari, Gaetano Auteri ha fatto la sua disamina ai microfoni di RadioBari: “Qualche errore è stato fatto, abbiamo giocato una buona partita. Quando riesci a creare grandi occasioni vanno capitalizzate, ma le avevamo create. Non abbiamo concesso nulla, sempre pronti a palleggiare e ad uscire. Purtroppo è successo di subire il pareggio su un gol incredibile. Il nostro demerito è non aver chiuso situazioni importanti, però nessuno fa apposta a sbagliare.  Due punti persi immeritatamente”. Sugli errori commessi il tecnico ha difeso sia D’ Ursi che Frattali: “D’Ursi? Si può sbagliare, fossimo stati più altruisti avremmo chiuso diverse volte il 2-0. Il gesto tecnico si può sbagliare, la scelta invece no. Contro una squadra forte abbiamo concesso nulla. Il gol subito? La punizione è nata da un contrasto fuori dall’area di rigore, l’arbitro ha ritenuto di fischiarlo. Una punizione da 28 metri, Frattali non può fare nulla sul missile, è stato un tiro sul sette. Complimenti a lui, neanche Ibra e Zico ce l’avrebbero fatta. È stato un delitto non vincere”. Infine, il tecnico ha concluso la sua disamina: “Abbiamo avuto le occasioni per chiuderla con quattro-cinque ripartenze, ma deve rimanere il livello della prestazione. È mancata la scelta in alcune situazioni facili, ma non è che non siamo cattivi. Siamo stati compatti, ben allineati dietro però abbiamo perso due punti. Bisogna crescere, la stavamo gestendo anche bene la gara con il nostro 4-4-2. Queste sono partite che si vincono, sono deluso per questo”.

Ph. Tess Lapedota

Marco Iusco

 


Pubblicato il 24 Dicembre 2020

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