Cronaca

Ballottaggio: nel centrodestra barese trionfano solo le polemiche

Nella torna amministrativa barese polemiche e critiche all’interno dalla coalizioni di centrodestra, che sostiene il candidato sindaco indipendente Domenico Di Paola, non cessano neppure in vista del ballottaggio, da cui dipenderà l’esito finale per la scelta del successore di Michele Emiliano a Palazzo di Città. Infatti, nonostante l’esito del primo turno, favorevole al candidato del centrosinistra, Antonio Decaro, che ha mancato per un soffio (uno 0,62%) la vittoria e la possibilità quindi, per il centrodestra, di un ribaltamento dell’esito elettorale al ballottaggio, le dichiarazioni di accusa del senatore Massimo Cassano del Nuovo Centrodestra contro Forza Italia, per la mancata celebrazione a suo tempo delle primarie per scegliere il nome da candidare a sindaco, continuano imperterrite. A ricordarlo è stato lo stesso Cassano in una nota diffusa giovedì sera, in cui polemicamente dichiara:  “A Bari il Nuovo Centrodestra ha più volte chiesto, inascoltato dagli alleati, un percorso condiviso, un confronto democratico tra simpatizzanti ed elettori: si chiamano primarie, quelle stesse “bocciate” con forza per le amministrative, ma ora richieste con altrettanta forza per posizioni personali”. E con tale affermazione si riferisce chiaramente al leader pugliese di Fi Raffaele Fitto che, forte del successo personale alle recenti europee, dove ha ottenuto oltre 285mila voti di preferenza, ha chiesto a Silvio Berlusconi la celebrazione delle primarie per la scelta del nome a cui affidare la guida del partito. Cassano, però, nella nota non si limita a polemizzare con Fitto per il suo ‘doppio pesismo’ nei confronti delle primarie, ma approfitta per mettere, come suole dirsi, il dito nella piaga delle mancate primarie barese del centrodestra per il candidato sindaco e rileva: “Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ai nostri alleati abbiamo offerto fin da subito la possibilità di partecipare ad un laboratorio politico che chiudendo con le logiche-illogiche finora seguite avrebbe portato dopo dieci anni di sconfitte a giocare da protagonisti questa partita elettorale per la riconquista del Comune capoluogo di regione. In risposta abbiamo trovato solo porte chiuse, ed ora ancora una volta ci resta la porta chiusa del Comune”. Un’accusa, quest’ultima, che ad urne ancora calde e ad amministrative non ancora concluse, visto che il ballottaggio potrebbe anche stravolgere i pronostici, suona come un presagio polemico sull’esito di una partita ancora da giocare. Infatti, alle accuse lanciate da Cassano, rese probabilmente quasi a voler mettere le mani avanti  ad un’eventuale sconfitta elettorale del candidato sindaco di centrodestra al ballottaggio, ha prontamente risposto il segretario barese di Fi Luigi D’Ambrosio Lettieri che, dopo l’appello a serrare le fila per il secondo turno, ha aggiunto: “Altre posizioni suonano come le campane a morto quando non c’è nessun funerale, perché non c’e il morto. Funerale che, oltretutto, non sarà mai celebrato perché in ogni democrazia che si rispetti, il ruolo dell’opposizione, a chiunque tocchi, è sacro e fondamentale per garantire controllo e trasparenza”. E, continuando nell’invito, ha precisato che: “In questi dieci giorni, puntiamo a vincere e a governare con la buona politica la nostra Bari, forti di un programma credibile, di un candidato capace e di una squadra valida di consiglieri eletti che diventerà ancora più numerosa e qualificata”. Inoltre, sempre D’Ambrosio Lettieri, riferendosi evidentemente alle recenti accuse del suo collega barese a Palazzo Madama, transitato dalle fila dell’ex Pdl nel Ncd di Angelino Alfano, ha dichiarato: “Il resto è chiacchiericcio sospetto, privo di autocritica e di elementi di giudizio sostanziali e obiettivi e prodigo di inquietanti segnali di resa. È la desistenza il vero regalo alla sinistra. Noi (ndr – di Fi) non abbiamo alcuna intenzione di desistere”. Però, per la verifica dei fatti mancano solo pochi giorni ancora, perché con l’esito del ballottaggio si potrà capire chi avrà effettivamente ragione e chi torto. Anche se in politica, come è noto, i concetti di “torto” e “ragione” sono quasi sempre relativi. Ma una cosa è certa sin d’ora ed è che qualunque sarà il risultato del secondo turno, le polemiche ed accuse reciproche tra Ncd ed Fi a Bari ed in Puglia continueranno senza alcuna esclusione di colpi. Anche perché, dopo l’otto giugno prossimo, avrai inizio la battaglia politica per le regionali del 2015 e lo scenario sarà tutt’altro che sereno, se a vincere le amministrative baresi non sarà Di Paola.  

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 31 Maggio 2014

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