Cultura e Spettacoli

Bisonte, non ‘Toro’ Seduto

All’alba del 15 dicembre 1890, in un punto imprecisato della Riserva Indiana di Standing Rock, nel Dakota del sud, aveva luogo un breve scontro tra pellerossa e polizia locale. Non fu un’azione di guerra, quella, bensì un ‘blitz’ condotto da un ‘commando’ la cui missione era catturare la più carismatica figura del popolo lakota. Ma quell’uomo morì. Nato intorno al 1830, Tatanka Yotanka, era noto come Toro Seduto. Per oltre vent’anni questo guerriero era stato l’incubo del governo statunitense. Il suo più grande successo è entrato nella storia: Fu lui a raccogliere i circa tremila guerrieri tra Sioux e Cheyenne che il 25 giugno 1876 sconfissero il Colonnello Custer e il Settimo Cavalleggeri nella battaglia del Little Bighorn. Una vendetta tardiva? Certamente un assassinio inutile. Da più di nove anni il grande capo indiano si era arreso con i suoi ultimi irriducibili, gesto per il quale – particolare non trascurabile – era stato amnistiato dal Governo USA. Prigioniero di fatto a Standing Rock, Toro Seduto continuava comunque a rappresentare una minaccia potenziale per l’esercito statunitense. Nel 1883, per toglierselo di torno, gli agenti governativi gli concessero di unirsi al famoso circo Barnum, dove diventò un’attrazione popolare del famoso Wild West Show, di Buffalo Bill. Insieme a Buffalo Bill, Toro Seduto viaggiò molto sia in America che in Europa. L’esperienza circense non durò a lungo. Deluso, contrariamente alle aspettative dello Stato Maggiore dell’Esercito, il guerriero fece ritorno in America e si ristabilì a Standing Rock. Il rientro eccitò sospetti: Toro Seduto intendeva evadere, riprendere contatti con le tribù rimaste ribelli e riaccendere la guerriglia? L’operazione della polizia locale aveva, almeno ufficialmente, l’obiettivo di catturare il grande leader e trasferirlo in altro luogo, ritenuto più sicuro. Non si può escludere però che il vero fine dell’operazione, sfruttando il sicuro parapiglia che si sarebbe scatenato al momento della cattura, fosse proprio l’eliminazione dell’unico uomo teoricamente ancora in grado di sollevare la patria pellerossa contro l’invasore bianco. Toro Seduto venne sepolto a Fort Yates. Nel 1953 la salma fu riesumata da alcuni discendenti Lakota e trasferita nella Contea di Corson, poco distante da Mobridge, sempre nel Dakota del Sud, dove il capo indiano aveva trascorso la sua giovinezza. Toro Seduto riposa in quello che è riconosciuto come Sitting Bull Monument. Piccola curiosità, la traduzione inglese (‘Sitting Bull’) del lakota ‘Tatanka Yotanka’, cioè ‘Toro Seduto’, è inesatta. Tradotto correttamente, il suo nome era ‘Bisonte Seduto’.

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 15 Dicembre 2021

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