Cultura e Spettacoli

Brindisi: snobbato il Monumento al Marinaio

Su trecento in tutto il mondo (la lista comprendeva le piramidi di Giza, la statua del Redentore a Rio, l’Empire State Building…), sono stati otto i monumenti italiani illuminati di blu per celebrare il settantesimo anniversario dell’ONU. Tra questi c’era anche la colonna romana di Brindisi. Gli altri monumenti erano la Basilica di San Francesco ad Assisi, Palazzo Marino a Milano, la Torre Pendente a Pisa, la Campana dei caduti a Rovereto e la fontana del Nettuno a Trento. Per arrivare a otto mancano due monumenti. Eccoli : il palazzo municipale di Assisi e quello di Brindisi. Queste ultime due scelte stuzzicano alquanto la curiosità. Chi ha stilato la lista degli otto monumenti italiani? a che titolo sono stati eliminati un Colosseo, un Ponte di Rialto o una Basilica di San Nicola? perché beneficiare doppiamente Brindisi e Assisi? e infine, rientrano i palazzi municipali di queste città fra i grandi monumenti italiani?…  Alla prima domanda può rispondere la rappresentanza italiana all’ONU. Solo che è inavvicinabile… Quanto alla seconda, ci può stare che volendo fuggire i luoghi comuni della grande arte italiana si sia detto ‘no’ alla Mole Antonelliana, a Castel del Monte e all’Arena di Verona. La Torre di Pisa, però, la conoscono anche in Corea del Nord… Circa il terzo interrogativo, vogliamo pensare che in tempi di emergenza umanitaria  città come Assisi e Brindisi si vestano di una valenza simbolica così alta da meritare il risalto: Assisi è la città del Santo della Pace e dunque anche dell’accoglienza, mentre Brindisi ospita sia l’unica base Logistica delle Nazioni Unite a sostegno delle operazioni di pace, sia la Base di Pronto Intervento Umanitario, la sola in Europa e una delle cinque al mondo. Ma allora a Lampedusa che devono dire?… E chiudiamo col valore architettonico delle sedi dei Municipi di Assisi e Brindisi. Una valore certamente non da poco, tuttavia in una graduatoria dei palazzi storici italiani quei fabbricati non si classificherebbero fra i primi trenta. Se proprio era il caso di dare particolare lustro ad Assisi e Brindisi, si poteva scegliere meglio fra le ricchezze che esse offrono. Per esempio a Brindisi avrebbe fatto maggior figura il Monumento al Marinaio. Per la sua prepotente monumentalità e l’ondulata linearità quest’opera si presta naturalmente ad essere esaltata da un opportuno disegno luci. Anche di colore blu. Un gesto con cui rendere omaggio alla nostra Marina Militare che, chiamata ad un compito delicatissimo (contrastare alla fonte la tratta dei migranti e soccorrere disgraziati abbandonati al proprio destino) ha offerto agli scettici d’Italia e d’Europa una lezione di dignità e di professionalità.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 28 Ottobre 2015

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