Cronaca

Bufera Innovapuglia: contestata la ‘maxigara’ per la fornitura delle protesi

Era stata già contestata prima che fosse celebrata, la maxi gara indetta dalla regione Puglia ammontante a ben 3,5 miliardi di euro per le forniture di protesi sanitarie, coi sindacati in prima linea e pronti a protestare da diverso tempo. E adesso c’è poco da meravigliarsi se sono le associazioni di categoria dei fornitori a chiedere direttamente il ritiro immediato dell’affidamento di un mese e mezzo fa. Dunque, non piace affatto quell’appalto centralizzato per l’acquisto di protesi ortopediche, carrozzine, dispositivi speciali, materiali sanitari e servizi, pubblicato dall’agenzia ‘Innovapuglia’ agli inizi di agosto scorso. l’Aforp, l’associazione dei piccoli fornitori ospedalieri, in una lettera inviata per conoscenza anche al Presidente pugliese Michele Emiliano, ha chiesto formalmente il ritiro in autotutela del bando, in scadenza tra una ventina di giorni. E precisamente il prossimo 4 ottobre. Una missiva pesante, in cui si minaccia di rivolgersi alle sedi legali e, se necessario, alla magistratura se non verra’ modificato. Nel mirino la clausola che taglia le gambe a piccole e micro imprese limitando la partecipazione solo a chi dimostra per gli ultimi tre anni un fatturato pari alla meta’ della base d’asta di ognuno dei 487 lotti in cui e’ spacchettata la gara, circa 7 milioni di euro annui. Insomma, di qui il sospetto che il bando sia stato confezionato a misura delle multinazionali del settore, tanto che non pone limiti ad aggiudicarlo a un unico partecipante che intascherebbe per intero i 3,5 miliardi di euro spalmati in quattro anni, fino al 2026. Insomma la gara, sostiene sempre l’associazione dei fornitori ospedalieri pugliesi, e’ sovradimensionata, priva di analisi di mercato preventiva, e viola le piu’ elementari regole alla base delle gare pubbliche che favoriscono la concorrenza e vietano l’inserimento di criteri escludenti. Dall’agenzia interna della regione Innovapuglia, tuttavia, replicano che la procedura rispetta in pieno il codice degli appalti e che il valore dei fatturati e’ stato ridotto in partenza. Ed anche la contestatissima clausola in questione, sarebbe comune a tutte le gare quale garanzia di affidabilita’ e puo’ essere aggirata se le singole imprese si unissero in ati raggruppamenti temporanei di impresa. Ma anche le associazioni e comitati in rappresentanza dei disabili hanno protestato per tempo sul lungomare di Bari, davanti alla presidenza della Regione Puglia, contro i sistemi di fornitura deli ausili e delle protesi loro necessarie decise dall’Ente. Rifiuto dei ritardi e difficoltà continue nelle forniture ai pazienti disabili sono state per tanto tempo le parole d’ordine ripetute durante le manifestazioni. Alla protesta di questi giorni hanno aderito numerose piccole e medie società che forniscono gli ausili e le protesi nella nostra regione, ma anche disabili in carrozzina che chiamarono addirittura Emiliano a scendere dalla poltrona e dal  ‘palazzo’ per sedersi accanto a loro. Proteste, vale la pena ripeterlo, per avere meno burocrazia e più rapidità nella consegna delle protesi mediche, tutti aspetti che potrebbero essere superate senza ricorrere al megafornitore unico. E invece si preparano di nuovo stagioni di caos sulla fornitura degli ausili ai disabili in Puglia – secondo gli addetti ai lavori – senza certezze per le imprese e per i cittadini che appartengono alle fasce più deboli. Insomma, aspettando le decisioni di ‘Innovapuglia’, società che gestisce le più grosse gare d’appalto in Puglia, regna ancora troppa confusione nel settore delle forniture di ausili per disabili: una situazione che non aiuta alla soluzione delle questioni sollevate anche da alcuni politici regionali. In difesa di quelle piccole e medie imprese del settore che forniscono gli stessi ausili e che rischiano di finire davvero in ginocchio, in Puglia. Ergo bisognerebbe almeno ridiscutere e rivedere la decisione di indire una gara unica centrale per la fornitura di ausili, rischiando con questa procedura, oltre che di infliggere un colpo ferale alle imprese locali, di allungare ancora di più i tempi di consegna di ausili vitali per le persone con disabilità.

Francesco De Martino


Pubblicato il 15 Settembre 2022

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