Cronaca

Centrodestra, sempre più difficile recuperare terreno e credibilità per le regionali

E’ passato il Santo Natale ed anche il Capodanno, ma nel centrodestra pugliese il rebus sul nome da candidare nel 2015 a presidente della Regione non è stato ancora sciolto. Infatti, contrariamente a quanto era stato assicurato al termine di uno degli ultimi incontri delle forze politiche di centrodestra, quando il coordinatore pugliese di Forza Italia, il senatore Francesco Amoruso, e il vice, l’onorevole Antonio Distaso, avevano dichiarato che prima delle festività natalizie sarebbe stato reso noto il candidato del centrodestra per la sfida ad Michele Emiliano (Pd) nella corsa per la Regione, l’impegno è astato puntualmente disatteso. Anzi, al momento non si sa neppure se e quando una decisione in merito sarà presa, visto che neppure l’incontro prenatalizio tra il leader nazionale di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e quello pugliese, Raffaele Fitto, ha dipanato la matassa della candidatura a presidente della Regione in Puglia per le elezioni della prossima primavera. E man mano che si avvicinano le elezioni diventa sempre più difficile per il centrodestra pugliese recuperare la credibilità e l’elettorato necessario a poter sconfessare le previsioni che, al momento, danno in netto vantaggio la coalizione di centrosinistra capeggiata dal segretario del Pd pugliese, Emiliano per l’appunto. A questo punto anche la richiesta di Fitto e di tutta l’area forzista pugliese di celebrare le primarie il primo febbraio prossimo sembra ormai un’ipotesi impraticabile, visto che la partita per il criterio di scelta del candidato presidente è divenuta del tutto secondaria rispetto alle tensioni interne a Forza Italia tra Fitto e l’entourage di Berlusconi, per cui è probabile che anche l’individuazione del nome da candidare in Puglia è una sorta di ping pong tra i vertici nazionali azzurri e Fitto che invece mira a ritagliarsi soprattutto una leadership nel centrodestra nazionale in antitesi al cerchio magico di Berlusconi. Però, tale situazione ha già da tempo messo in allarme le altre sigle del centrodestra pugliese (a cominciare dal Ncd) che non a caso sono d’accordo nel sostenere la candidatura a governatore dell’ormai ex presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli. Infatti, secondo alcuni rappresentanti di queste forze minori del centrodestra pugliese, quello di Schittulli sarebbe l’unico nome nel centrodestra su cui puntare per poter almeno tentare di vincere la partita delle prossime regionali. “Ma proprio per questo – rileva ironicamente qualcuno di questi stessi rappresentanti – la scelta non va bene a Fitto, che sta facendo di tutto per logorare tale candidatura, pur sapendo che alla fine potrebbe essere quella la soluzione finale”. Infatti, secondo qualcuno di questi rappresentanti, al leader pugliese di Forza Italia interesserebbe più il gioco che sta attuando a livello nazionale nel proprio partito che il risultato delle prossime regionali in Puglia. Ed a tal riguardo chiarisce: “Una disfatta pugliese del centrodestra sarebbe mitigata di molto da altri risultati poco lusinghieri che la stessa coalizione potrebbe verosimilmente ottenere nelle altre sei regioni chiamate al voto la prossima primavera”. Poi aggiunge e conclude: “Anzi, un risultato fortemente  positivo in Puglia solo per la lista di Fi rispetto a quello delle altre regioni, potrebbe essere per Fitto un motivo di vanto. E probabilmente sta già lavorando per questo”. Ma questo sarebbe un film già visto, perché analogo a quello delle precedenti regionali del 2010. Per cui non sarebbe di certo un buon biglietto da visita per un leader come Fitto che ambisce a ruoli di rilievo  nel partito, ma anche nella coalizione nazionale di centrodestra. Infatti, se diversamente non fosse,  dopo le prossime regionali, la resa dei conti tra Berlusconi e Fitto sarà verosimilmente inevitabile.         

 

 

Giuseppe Palella      


Pubblicato il 3 Gennaio 2015

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