Cronaca

Che cosa accadrà all’economia e come reagirà?

Che cosa accadrà all’ economia e come reagirà? Il Quotidiano lo ha domandato in questa intervista al noto economista prof. Carlo Cottarelli, opinionista, già Direttore del Fondo Monetario Internazionale e Presidente del Consiglio Incaricato da Mattarella (non se ne fece poi nulla in quanto si raggiunse un accordo politico per  il primo governo Conte). Cottarelli ha risposto alle nostre domande.

Professor Cottarelli, che tipo di crisi economica è questa?

“E’ di natura sanitaria, più che sistemica, anche se ha intaccato in alcune aree situazioni di per sè già complicate. Esiste un nesso abbastanza evidente tra pandemia e deficit. In poche parole sino a quando durerà il contagio avremo crisi e quando questa pandemia cesserà, vedremo un rimbalzo anche forte”.

Come risolverla?

“L’ incertezza è la cosa peggiore che possa esserci e danneggia la stabilità dei mercati. Non è un caso che quando si parla di varianti e di possibili nuove ondate con chiusure, le borse e i mercati ne risentano e calano. Non possiamo permetterci nuove situazioni di chiusura, ecco perché la campagna vaccinale ha la sua importanza”.

Lei è un economista di lungo corso ed esperienza. Pensa che oggi sia il momento di fare debito o di scegliere politiche liberiste?

“Non sono alternative le due cose. A mio avviso è giusto fare debito, per dare linfa al tessuto. Tuttavia, con criterio evitando sprechi ed interventi a pioggia inutili. Debito e rigore nei conti non si combattono a vicenda, si integrano”.

Ci sarà un rimbalzo delle economie?

“A mio avviso se la situazione sanitaria volge al bello, è certo, sarà persino consistente. Come dicevo i mercati risentono delle buone notizie e soprattutto odiano l’incertezza”.

Quali settori partiranno prima?

“Sono già partiti bene manifatturiero ed edilizia. Vedo buone prospettive per il turismo, a patto che la campagna vaccinale prosegua e si abbia il green pass necessario proprio ai fini delle aperture e del turismo. Le città di arte sono un serbatoio utile per il nostro turismo”.

La Puglia è la regione del sud che ha accusato meno colpi dalla pandemia, perché?

“Perché ha vitalità e una classe imprenditoriale all’altezza”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 28 Luglio 2021

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