Cronaca

“Chi a Bari deve tutto non può comportarsi come un creditore qualsiasi”

Una vicenda che si avvia oramai all’epilogo, quella riguardante il contenzioso tra il Comune di Bari e le imprese Impregilo e Consorzio Stadium: sentenze esecutive che hanno stabilito il pagamento di circa 42 milioni di euro da parte del Comune, debiti legati anche all’amministrazione di Di Cagno Abbrescia. La vicenda ha inizio nel 1989, quando il Consiglio comunale aggiudicò l’esecuzione delle opere relative alla realizzazione dell’Asse Nord-Sud. Successivamente, la Giunta Di Cagno Abbrescia, ritenendo inadempiente l’aggiudicatario dei lavori, decise di rescindere il contratto. Il vincitore dell’appalto avanzò un’azione giudiziaria contro l’amministrazione comunale, tesa all’ottenimento del risarcimento del danno, connessa alla illegittimità della rescissione contrattuale operata. “Si tratta di due sentenze che impugneremo l’una in Corte di Cassazione e l’altra in Corte d’Appello. Quello che però vorrei sottolineare – ha dichiarato il sindaco, Michele Emiliano – è la signorilità della ditta Impregilo, che si è subito posta il problema dello sforamento del Patto di Stabilità ed ha quindi acconsentito alla rateizzazione del debito in tre rate. Al contrario, il Consorzio Stadium ha preteso l’immediato pagamento, pur sapendo che questo avrebbe significato sforare il Patto”. Il Consorzio Stadium, dopo la sentenza di primo grado, chiese all’amministrazione comunale di rinunciare al ricorso e di procedere con la transazione, solo in questo modo avrebbero concesso la rateizzazione. Accettando la transazione, Palazzo di Città avrebbe pagato 13 milioni di euro a fronte di un indennizzo di 16 milioni. “Un’alternativa inaccettabile, poiché sottoponeva la città a forti pressioni, nonché allo sforamento del Patto – ha proseguito il primo cittadino – che avrebbe solo portato a conseguenze catastrofiche, come l’inasprimento delle tasse, l’impossibilità di accendere mutui e di assumere nuovo personale”. Per completare il quadro andrebbe aggiunta la richiesta di pignoramento verso terzi che ha bloccato le somme comunali, costringendo l’amministrazione a fare salti mortali per tentare di non sforare il Patto di Stabilità. Una soluzione è stata trovata, infatti il pagamento dei 16 milioni di euro verrà dilazionato in due parti: poco più di 3 milioni sono stati già versati nella spesa corrente, mentre la restante parte sarà versata nel mese di gennaio 2013, così da non sforare il Patto. Per quanto concerne il contenzioso con la ditta Impregilo, invece, il debito di 27milioni di euro sarà estinto completamente tra gennaio e febbraio del 2014. “La città di Bari ha dovuto fare i conti con una drastica dieta dimagrante – ha sostenuto il sindaco Emiliano – quei 42 milioni di euro li avremmo potuti investire in altri settori, come ad esempio nel rafforzamento del trasporto pubblico. Purtroppo Bari deve fare i conti con persone che le devono tutto, eppure si comportano come dei creditori qualsiasi” ha accusato il primo cittadino, con un non troppo velato riferimento alle solite famiglie di costruttori baresi. Si è poi lasciato andare a pesanti critiche sulla reale utilità di una struttura sportiva, quale quella dello Stadio San Nicola, per la cui manutenzione straordinaria (compreso lo Stadio della Vittoria) occorrono ogni anno circa 20milioni di euro. “Ma non siamo persone che portano rancore nei confronti dei Matarrese – ha ironicamente affermato il primo cittadino – lo dimostra la candidatura di una delle nuore della famiglia nel Partito Democratico”.

 

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 29 Dicembre 2012

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