Cronaca

“Chiamatela piazza della ‘Pizz e birr’, non più piazza Mercantile”

 

<>, si disperava prima dell’estate l’ex consigliere comunale barese, presidente del Circolo Acli ‘Dalfino’ di Bari vecchia, Michele Fanelli. Il Mercato più antico del Borgo Antico, il primo mercato rionale ortofrutticolo di Bari, lo hanno cancellato senza pensarci due volte, ripete adesso sconsolato Fanelli. Peccato che proprio questa Amministrazione stia facendo tutto questo anche dopo le dichiarazioni dell’Assessore competente, che aveva detto: “le bancarelle resteranno a Bari vecchia”. E invece le bancarelle di merce varia e frutta e verdura sono andate altrove per lasciare spazio al nuovo cantiere per costruire all’ingresso della Città vecchia un moderno contenitore di arte, museo e gastronomia per far spazio a quel polo delle arti contemporanee con Teatro Margherita e Sala Murat che tanto piace all’Assessore Maselli e al Sindaco Decaro. Insomma, i poveri ambulanti dovranno sopportare il secondo trasferimento nel giro di tre anni, da Corso Cavour a piazza del Ferrarese, appunto, e adesso chissà dove, per lasciare spazio a incontri espositivi, proiezioni, concerti musicali ed eventi vari. Eppure Decaro e Maselli forse l’hanno scordato o non lo sanno, era stata fatta una promessa ai mercatali di Bari vecchia, prevedendo la ristrutturazione dei locali nel Palazzo del Ferrarese e per questo il mercato deve rientrare. Infatti, se il piccolo mercato restava riunito in altro luogo della città vecchia e non che lo si è fatto dissolvere nel nulla cancellandone una storia, una tradizione e la presenza mercatale della città vecchia che è sempre stata l’anima della mercanzia che di quella ortofrutticola che era l’anima del commercio barese. Ora di mercato non rimane più nulla, solo la toponomastica della Piazza: “Piazza Mercantile” che non rispecchia più la sua giusta denominazione d’uso, ora la si potrebbe chiamare la Piazza della “pizza e birra” perché la volontà politica del passato, questo indirizzo ha fatto prevalere a discapito dell’artigianato e dell’area mercatale. E’ trascorso qualche mese, tuttavia Michele Fanelli ha ancora un diavolo per capello: <>. Per il presidente del circolo dedicato al professor ed ex sindaco Enrico Dalfino, ancora una volta, sta prevalendo una volontà di innovazione, di nuova visione architettonica moderna, calpestando le origini di un ambiente storico ricco di tradizione mercatale sin dall’origine. Cancellando, naturalmente, la . Ma esistevano altre soluzioni? Per Fanelli le alternative c’erano, eccome e le vie alternative potevano essere imboccate, senza dubbio, magari dando vita al mercato anche all’aperto, restando sempre a Bari vecchia. Invece si sono prese strade più tortuose, uccidendo tradizione e ricordi, come per via Sparano e, più in generale, per tutta la nostra povera Città…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 14 Settembre 2016

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