Cronaca

Clinica Santa Maria: ausiliari a braccia conserte la prossima settimana

Non c’è pace per i dipendenti della clinica Santa Maria di Bari, uno dei punti di riferimento dell’ex impero privato delle Case di Cura Riunite, con una quarantina di operatori sanitari sull’orlo dell’abisso lavorativo. Il licenziamento, infatti, sarebbe stato deciso dall’azienda in quanto i quarantasei dipendenti non hanno accettato proposte che li avrebbero esposti a una declassamento lavorativo e salariale così pesante da costringerli a rivolgersi direttamente al capo della giunta Regionale, Michele Emiliano. E proprio nei giorni caldi della Fiera del Levante il loro appello ha girato direttamente sui social, arrivando finalmente a destinazione. <<Egregio dottor Emiliano scrivo per me e per conto dei miei quarantacinque colleghi e dipendenti, ausiliari specializzati, dell’ospedale Santa Maria di Bari che stanno vivendo uno stato di agitazione dopo aver ricevuto notizia, tramite i nostri sindacati, che la ditta voglia attuare un licenziamento collettivo colpendo solo ed esclusivamente la nostra categoria>>, le prime parole. Il motivo del licenziamento? Pare sia per colpa del rifiuto –come detto – alla proposta fatta verbalmente nel momento in cui un’altra società ha acquistato la clinica barese: passare da operatori socio sanitari assistenziali a pulitori, con un contratto di una cooperativa esterna facente capo sempre al gruppo GVM, i nostri attuali datori di lavoro. Insomma un declassamento. <<Non avendo accettato, ci hanno fatto recapitare, tramite i nostri rappresentanti, la notizia del licenziamento collettivo. Tutto ciò comporta la perdita del nostro posto di lavoro a cui dedichiamo tutte le nostre risorse economiche per noi e le nostre famiglie. In occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante, e con la presenza del premier Gentiloni, non abbiamo voluto destabilizzare tale evento. Adesso però vorremmo che questo nostro ”grido d’allarme” venga preso in sua considerazione anche dagli organi competenti , affinché ciò non avvenga, dato che non riceviamo notizie rassicuranti dai nostri rappresentanti>>. Ora gli ausiliari specializzati della clinica Santa Maria, forgiati da anni e anni di lavoro, sperano proprio nell’appoggio del governatore per risolvere una situazione che rischia di attorcigliarsi ulteriormente, visto che la prossima settimana è stato comunque proclamato uno sciopero degli stessi ausiliari. Martedì prossimo, 26 settembre, se non ci saranno novità, il personale starà a braccia conserte per l’intera giornata, pur garantendo i servizi urgenti ed essenziali, per tentare un approccio diverso alla vertenza col gruppo GVM, che già controlla e gestisce l’Anthea, sempre a Bari. Al tavolo sindacale, nelle settimane scorse, il gruppo GVM ha ripetuto che l’operazione di affidare ad una ditta esterna i servizi è assolutamente regolare, anche se loro stesso hanno riconosciuto la necessità di correggere i regolamenti regionali sugli accreditamenti delle strutture sanitarie che, in effetti, non prevedono l’obbligo di inserire operatori socio sanitari.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 23 Settembre 2017

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