Cronaca

Comunali 2014: il centrosinistra vuole perdere le elezioni??

Il centrosinistra barese, secondo Pietro Petruzzelli consigliere comunale del Pd, potrebbe perdere le prossime elezioni amministrative, se non deciderà in tempi brevi il nome del candidato sindaco da proporre agli elettori del capoluogo. Infatti, è stato lo stesso Petruzzelli che, nel corso di una conferenza stampa, ha sollevato il dubbio legandolo all’evidente ritardo con cui il centrosinistra locale sta procedendo per la scelta del suo prossimo candidato a sindaco di Bari. Scelta per la quale, come è noto, Petruzzelli si è già fatto avanti dallo scorso maggio, per essere inserito tra i nomi da selezionare, con il metodo delle primarie, nella corsa apertasi all’interno del centrosinistra barese, e del Pd in particolare, per la successione a Michele Emiliano sulla poltrona più alta del Palazzo di corso Vittorio Emanuele, dopo le elezioni comunali di primavera del 2014. “Provocatoriamente – ha dichiarato il consigliere del Pd già autocandidatosi per le primarie – mi viene sì da pensare che il centro sinistra vuole perdere le elezioni”. Infatti, ha poi rilevato Petruzzelli: “Si continua a perdere tempo”. E continuando, ha detto: “Se non si vuole decidere la data delle primarie, almeno si apra un cantiere del centro sinistra, aperto non solo ai partiti, ma a tutte le associazioni, movimenti, cittadinanza attiva, che vogliono far parte di questo percorso. L’apertura a questo mondo e’ fondamentale, perché portatore di linfa vitale e voglia di fare che i partiti dimostrano di non avere, perché ormai arroccati nei loro tatticismi e immobilismi”. Ed ancora: “Un cantiere – ha chiarito l’aspirante candidato sindaco del Pd – in cui io voglio fare l’operaio insieme a tutti gli altri e che inizi a stimolare la discussione nei quartieri, nella città, per generare quell’entusiasmo di cui il centro sinistra barese ha bisogno”. Ma al desiderio del consigliere Petruzzelli di scuotere la coalizione di centrosinistra dai tatticismi ed immobilismi dei partiti, si è aggiunto anche quello di denunciare all’opinione pubblica una furbizia che, all’interno del suo partito, qualcuno vorrebbe mettere in atto con un introducente regolamento per le primarie alquanto capestre. Infatti, ha dichiarato sempre Petruzzelli, sta circolando nel Pd una bozza di regolamento delle primarie che prevede, per un aspirante candidato sindaco, la necessità di raccogliere almeno 500 firme tra gli iscritti cittadini del partito, per poter proporre la candidatura a Primo cittadino di Bari.

“Troppe – ha osservato il consigliere – considerato che gli iscritti al Partito democratico nel 2012 a Bari sono state appena 750”. Infatti, proseguendo nel rilievo, Petruzzelli ha evidenziato: “Questo vorrebbe dire che soltanto un iscritto del Pd potrebbe candidarsi alle primarie, rendendo così nulla la possibilità di convocare delle primarie aperte, vere, competitive e che mettano al centro le idee e la visione della città e non i personalismi”.  In fine, il rappresentate comunale del Pd già in campo per la corsa alle primarie ha concluso con un ironico commento ad alcune vicende passate del suo partito: “Ora capisco i lamenti di Renzi durante le primarie dello scorso anno, quando lamentava regole costruite per mettergli i bastoni tra le ruote. In questi giorni, infatti, vivo io la stessa sensazione”. Per la cronaca ricordiamo che il consigliere Petruzzelli da quando, il 31 maggio scorso, ha annunciato pubblicamente la volontà a volersi candidare alle primarie, per la corsa a sindaco, ha finora realizzato ben 42 incontri con associazioni e comitati di semplici cittadini. Iniziative, queste, che lo mettono in presumibile posizione di vantaggio rispetto ad altri aspiranti candidati del Pd, che finora hanno solo annunciato l’intenzione di aspirare alla stessa candidatura e che evidentemente temono, in caso di primarie, gli effetti di tale vantaggio. Come lo stesso Petruzzelli ha lasciato intendere a chiusura della sua conferenza, quando ha dichiarato: “Finora ho incontrato oltre 4000 persone. Tutti cittadini che non si rassegnano, che vogliono una città più bella, più accessibile, più inclusiva”. Inoltre, sempre per onor di cronaca, ricordiamo che finora a Bari gli aspiranti candidati sindaco del centrosinistra di cui si parla sono tutti di matrice Pd. Il nome da tempo più gettonato è quello di Antonio Decaro che, benché non sia stato lui a farsi avanti, sarebbe in “pool position” rispetto ad altri nomi, perché pare sia il candidato in pectore preferito dal sindaco Michele Emiliano. Nel caso Decaro accetti di candidarsi a sindaco, visto che alle scorse politiche è stato eletto deputato, una larga fetta del Pd barese, secondo qualche bene informato, non riterrebbe neppure necessario celebrare le primarie, perché lo ritiene un candidato “out-sider” da mettere in corsa senza alcun raffronto preliminare interno al centrosinistra. Ma sull’effettiva volontà di Decaro a correre per la poltrona di Primo cittadino incombono molte incognite. Per cui nel Pd, oltre all’auto-candidatura di Petruzzelli, finora si sono fatti avanti due assessori di Emiliano, Ludovico Abbaticchio ed Elio Sannicandro, oltre all’attuale dg del Comune, Vito Leccese, ed al presidente dell’Asi, nonché consigliere più suffragato della lista del Pd al Comune alle amministrative del 2009, Emanuele Martinelli, che avrebbero anche fatto un pensierino, secondo i bene informati, per mettersi in gioco alle primarie. Però, evidentemente, le vicende interne al Pd nazionale, che riguardano la celebrazione del congresso e la scelta del futuro segretario, al momento prevalgono sull’indicazione del prossimo candidato sindaco di Bari e difficilmente il nome da proporre potrebbe essere scelto prima che si concluda la fase congressuale. E solo allora a Bari lo scenario per le prossime amministrative sarà sicuramente più chiaro per tutti.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 13 Settembre 2013

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio