Cronaca

Comune, sindacati in guerra sul salario accessorio al personale

Dipendenti comunali sul piede di guerra per evitare i tagli in busta paga che potrebbero infiammare non soltanto i rapporti tra personale, sindacati e vertici municipali, ma anche tra sindacati e sindacati. Intanto l’altro ieri è stata la Funzione Pubblica-Cgil a battere i pugni sul tavolo del direttore generale Vito Leccese sul recupero ‘forzoso’ delle risorse aggiuntive (quelle superiori al 3,2%) già erogate ai lavoratori a luglio dello scorso anno. Emolumenti già percepiti che, però, l’Amministrazione intende prelevare senza pensarci due volte dagli stessi lavoratori dopo una decisione ufficializzata nero su bianco con la delibera giuntale del 13 giugno scorso. Un provvedimento già finito nel mirino dei sindacati sulla liquidazione della produttività 2010 e sull’allocazione nel fondo relativo agli introiti relativi alle contravvenzioni dell’art. 208 Codice della Strada. Riguardo la prima questione i sindacalisti Fp/Cgil a Leccese hanno chiesto ancora una volta che l’Amministrazione assumesse una posizione politica, visto che il prelievo delle somme che riguarda il 2009 è relativo, come già emerso in altri incontri al tavolo della concertazione, a prestazioni effettivamente svolte dai dipendenti. Senza dimenticare che la stessa Amministrazione è responsabile d’una liquidazione erogata in ritardo (cioè a luglio) e dunque successivamente al decreto 78/2010. Cosa di cui i lavoratori sono assolutamente incolpevoli. Ma al di là di responsabilità e voli pindarici dietro cui si trincerano dirigenti e amministratori municipali, di vero c’è che il Comune sta procedendo al recupero degli emolumenti “in autotutela”, malgrado l’interpretazione data dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alla norma, non ponendosi assolutamente il problema dell’ulteriore “offesa” ai lavoratori. Lavoratori che, oltre a perdere soldi già percepiti per prestazioni già rese, verrebbero penalizzati altre due volte: da un governo nazionale che ignora i costi della politica e da un governo cittadino che non assume un atto di coraggio per indirizzare il proprio management ad agire nell’interesse dei propri dipendenti. Cioè, come dovrebbero sapere Sindaco ed amministratori, quelli che fanno funzionare la macchina comunale. “”Siamo stanchi delle ingiustizie a senso unico e la CGIL, invece di avallare quanto vuole imporre cinicamente l’Amministrazione barese (come qualche altro sindacato s’è affrettato a fare, facendosi firmare mandati legali in bianco) sta procedendo ad attuare le condizioni per tutelare i lavoratori, a partire dalla diffida a procedere che abbiamo già fatto inoltrare dal nostro legale all’inizio di luglio, impugnando la delibera incriminata””, chiosano Tomaselli e Lampedecchia della Funzione Pubblica Cgil. Tutto questo per impedire che si perpetri l’ennesima iniquità a danno dei dipendenti, dopo aver reiteratamente chiesto all’Amministrazione di revocare la delibera adottata dalla giunta Emiliano due mesi fa. La vertenza, dunque, continua col rischio di vedere prelevati emolumenti per prestazioni già rese dai lavoratori di Palazzo di Città, già penalizzati dal mancato versamento nella busta paga di questo mese di quel salario accessorio che il city manager Leccese ha promesso di erogare ad agosto. Il Comune, in ogni caso, per i sindacati meno asserviti si dovrà assumere la responsabilità di contenziosi di massa che per l’Amministrazione Municipale barese significheranno anche costi per i legali che la stessa dovrà impegnare e spese legali in caso di soccombenza, senza contare la Corte dei Conti per i danni erariali che il Comune eventualmente dovrà sopportare. Danni erariali che naturalmente si scaricheranno sul Bilancio a danno dei cittadini. “”Se ci si vuole accanire coi lavoratori, noi saremo altrettanto pervicaci a riportare alle proprie responsabilità chi ha mancato in una serie di passaggi che avrebbero impedito questo prelievo doloroso a danno dei lavoratori. E saremo altrettanto inesorabili con quelle organizzazioni sindacali che confondono gli interessi individuali con quelli collettivi””, i toni minacciosi usati dai rappresentanti della Fp/Cgil in una vertenza che minaccia di infuocare i rapporti sempre più tesi con la Uil, al Comune. (fdm)
 
 
 
 
 


Pubblicato il 30 Luglio 2011

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