Cronaca

Con la pandemia bisogna delocalizzare, a partire dagli uffici giudiziari

 

Decentramento e trasparenza rappresentano la parola d’ordine di molti politici regionali pugliesi, specie quelli freschi freschi usciti dal cilindro di Michele Emiliano a formare la sua giunta. E così, per creare un sistema giustizia digitale capace di ottimizzare il rapporto dei cittadini con gli uffici giudiziari, ma anche ridurre le distanze e semplificare l’accesso ai servizi della giustizia, integrandoli con i servizi in ambito sociale gestiti sul territorio dai comuni, sono per adesso il vessillo dei nuovi amministratori in Puglia. Parte proprio da questi presupposti l’avviso pubblico della Regione Puglia emanato nell’ambito dell’azione di sistema “Uffici di prossimità”, promossa dal Ministero della Giustizia a valere sull’Asse I FSE (O.T. 11 – Azione 1.4.1) del Programma Operativo Nazionale “Governance e Capacità istituzionale 2014 – 2020”. In poche parole l’avviso pubblico intende implementare i punti di contatto e di accesso al sistema Giustizia presso gli enti locali e ampliare dunque la rete dei servizi collegati al sistema giudiziario offerti ai cittadini, in particolare a quelli appartenenti alle fasce più fragili. Gli Uffici di prossimità, insomma, potranno orientare, informare e offrire consulenza sulle forme di protezione giuridica anche attraverso la distribuzione di materiale informativo; distribuire la modulistica adottata dagli uffici giudiziari di riferimento e infine dare supporto alla scrittura degli atti e inviare atti telematici agli uffici giudiziari. Belle parole, nobilissimi gli scopi, ma funzionerà? “Gli Uffici di prossimità – dichiara l’assessore Alessandro Delli Noci – consentono di delocalizzare alcune attività prima fornite esclusivamente dagli uffici giudiziari. Si tratta dunque di un’azione che vuole venire incontro – anche fisicamente – ai cittadini, consentendo loro di avere supporto senza il bisogno di recarsi presso gli uffici giudiziari che in molti casi si trovano ad alcuni chilometri dal proprio comune. Non solo, i cittadini potranno beneficiare di un canale diretto ed evitare di affollare i Tribunali”. A questo punto non resta che dare indicazioni ancora più precise, a chi fosse realmente interessato a chiedere visure, certificati penali e tanto altro senza dover per forza raggiungere procure della repubblica e tribunali, specie in tempi di pandemia e periodi di clausura forzati, ‘ope legis’.L’avviso pubblico e la domanda di partecipazione sono disponibili al link https://press.regione.puglia.it.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 19 Dicembre 2020

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