Cronaca

Costa Ripagnola, comitati all’attacco: “Non ci tapperanno la bocca”

Il tempo scorre inesorabile e tentativi di fermare il processo per l’istituzione del Parco Costiero di Polignano a Mare, all’interno dell’area meglio nota come ‘Costa Ripagnola’, continuano. Anzi, si ripetono. <<Noi non ci stiamo e abbiamo intenzione di essere ricevuti al più presto dalle autorità regionali, vale a dire dal Presidente Emiliano e dagli assessori all’Urbanistica Pisicchio e all’Ambiente Stea, per sollecitare la più celere definizione del disegno di legge istitutivo del Parco e la sua approvazione in Consiglio regionale>>, battono i pugni sul tavolo con un documento inviato, oltre che a politici ed amministratori, agli organi di stampa, gli aderenti al comitato “I Pastori della costa” e all’associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”. Dopo anni d’attesa, di lotte delle associazioni e dei comitati ambientalisti, mesi di lavoro collettivo nelle conferenze di servizio degli Uffici regionali, Enti territoriali e le stesse associazioni e comitati ambientalisti, conclusisi lo scorso 4 novembre –ricapitolano infatti gli ambientalisti baresi – si attendeva un immediato riscontro politico da parte della Regione e dei comuni interessati,  con il varo del “”Disegno di Legge”” regionale istitutivo del Parco Costiero di Polignano (meglio conosciuto come Parco Costa Ripagnola). Provvedimento da adottare in Giunta e poi immediatamente da trasmettere al Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva, ma senza perdere altro tempo prezioso. Tutto questo prima della scadenza del quinquennio legislativo, per non essere costretti a rinviare nuovamente, ‘’sine die’’, e vanificare sia il lavoro svolto, ma soprattutto per arrivare all’attuazione del tanto sospirato provvedimento istitutivo del parco sulla meravigliosa costa barese, da Conversano e Polignano. <<Stiamo chiedendo, per questo, un immediato incontro con il Presidente della Giunta, Emiliano, nonché gli assessori competenti, Pisicchio e Stea, al fine di respingere gli ulteriori e defaticanti tentativi di rendere vano il percorso costruito e condiviso dalla quasi totalità degli attori della Conferenza dei Servizi e, soprattutto, salvaguardare in via definitiva quell’angolo di paradiso oggetto di attenzioni e progetti che lo devasterebbero>>, premono sull’acceleratore associazioni e comitati, scesi in campo da tempo e col rischio di vanificare tutto proprio sul filo di lana. Come se fosse una maledizione o un piano studiato a tavolino di chi amministra Regione ed enti annessi e connessi, ripetendo soltanto a parole di amare l’ambiente, desiderare tanto l’apertura di parchi e polmoni verdi, ma poi, in realtà, lascia che tutto decanti. <<È giusto che si sappia che Comitati e Associazioni ambientaliste non resteranno inattivi rispetto a nuovi ed ulteriori ritardi o tentativi di neutralizzare la prospettiva ormai consolidata, anche considerando che le scelte operate non potranno essere indenni da valutazioni politiche sulle scelte elettorali dell’imminente appuntamento per il rinnovo del Consiglio regionale>>, sottolinea Vittorio Farella, navigato abbastanza da aver compreso il gioco a rimpiattino di chi si trincera, per non dar corso all’apertura del Parco di Costa Ripagnola, dietro altri falsi problemi procedurali o alambicchi burocratici. <<Terremo informati sugli sviluppi relativi all’incontro che dovranno concedere gli organi regionali>>, le ultime parole dei comitati.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 28 Gennaio 2020

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