Cronaca

Da Forza Italia Lacatena passa con Emiliano e Lopalco lo abbandona

Il capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Puglia, Stefano Lacatena, ha abbandonato il partito di Silvio Berlusconi ed il centrodestra per passare direttamente, quindi senza neppure un Limbo transitorio nel gruppo Misto, dall’opposizione in maggioranza, iscrivendosi al gruppo “Con Emiliano”. La scelta è stata spiegata ieri mattina durante una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il governatore Michele Emiliano. Un mese fa, un altro consigliere eletto a settembre del 2020 nelle fila del centrodestra con la civica “La Puglia domani”, Saverio Tammacco, è passato in maggioranza aderendo al nuovo gruppo “Per la Puglia”, costituitosi recentemente nell’Assemblea pugliese proprio grazie all’unione di Tammacco con altri due consiglieri di maggioranza che però hanno abbandonato le rispettive formazioni civiche in cui sono stati eletti.  “E’ stato un percorso abbastanza lungo – ha spiegato Lacatena – avevo iniziato in Forza Italia un percorso con grande entusiasmo perchè ritenevo che fosse un contenitore adeguato a ospitare i moderati pugliesi”. “Ma – si è giustificato l’ex capogruppo forzista – da ultimo arrivato non sono riuscito a far passare quelle che erano le mie idee, quindi ho scelto di dare concretezza alla mia azione in un altro contenitore”. L’interlocuzione con il presidente Emiliano – ha poi rivelato Lacatena – è iniziata da tempo”. E risaputa a tutti è anche la pregressa vicinanza ad Emiliano del consigliere regionale monopolitano, che gli riconosce senza mezzi termini – in una nota – la capacità di valorizzare territori e persone. Poi, ad ulteriore giustificazione dell’abbandono di Fi, Lacatena ha dichiarato: “La mia scelta è arrivata dopo un anno e mezzo di tentativi. Se dovessi dare un consiglio a Forza Italia, direi a loro di guardare più al futuro che alla sopravvivenza delle persone che ora la dirigono. Sono un uomo di governo, che da 15 anni amministra una città (ndr – Monopoli) con grandi risultati”. Infatti, per la cronaca ricordiamo che Lacatena in passato è stato assessore all’Urbanistica a Monopoli nella giunta di centrodestra guidata dal sindaco Romani e che attualmente in quella città è anche consigliere comunale di maggioranza nelle fila del centrodestra. Insomma, per il consigliere Lacatena non c’è evidentemente ambiguità politica, perché la coerenza dovrebbe forse essere lo stare comunque dalla parte di chi governa. Ed a minimizzare la perdita del capogruppo di Fi alla Regione ci ha pensato a Roma il vice capo politico del partito di Berlusconi, ossia Antonio Tajani, che ha dichiarato: “Siamo una forza d’opposizione (ndr – in Puglia), non ci facciamo intimidire dai movimenti di palazzo del presidente Emiliano”. Annunciando, poi, l’ingresso il Forza Italia di Paolo Dell’Erba, Antonio Potenza e Giuseppe Mangiacrotti. Inoltre, Tajani ha commentato il cambio di casacca del capogruppo regionale forzista in Puglia, che è confluito in maggioranza, nella formazione civica di Emiliano, affermando: “Il ruolo che ricopriva Lacatena è il più importante in una regione, insieme a quello del coordinatore”.” Impossibile – per Tajani – che non avesse più contatti con i dirigenti, come ha dichiarato” e, quindi, che la motivazione addotta è “una scusa trovata da chi se ne va, lasciando l’opposizione per una posizione più comoda”. Invece, “una grande soddisfazione – ha dichiarato il Presidente Emiliano – ad accogliere in maggioranza un elemento di spessore come l’amico Stefano, una decisione frutto di un modo di fare e concepire la politica che, andando oltre gli steccati ideologici, si basa su progetti pragmatici”.“Un chiaro esempio – ha proseguito Emiliano – di come il governo regionale sia in grado di lavorare in maniera aperta, coinvolgendo quelli che condividono la logica della pubblica amministrazione in ragione di obiettivi comuni”. Per ilcapogruppo di “Con”, Giuseppe Tupputi, Lacatena “sarà certamente un valore aggiunto nel gruppo”, all’interno del quale – per Tupputi – “avrà modo di lavorare senza freni né restrizioni”. Mentre peril consigliere regionale Alessandro Leoci di “Con”, il gruppo suo “cresce e lo fa con persone di spessore umano e professionale” e l’ingresso dell’ex capogruppo forzista “segna la continua espansione di un gruppo civico, che si apre alle persone valutandone il profilo umano e tecnico”. Infatti, per Leoci, “Lacatena è un consigliere regionale nonché consigliere comunale di una importante città quale Monopoli, un consigliere che conosce i territori ed è vicino ai cittadini. Il suo spirito collaborativo è noto, così come la sua preparazione sulle tematiche urbanistiche e non solo”. Di tutt’altro avviso è invece il consigliere regionale più suffragato di “Con”, il professor Pier Luigi Lopalco, che con una nota ha annunciato l’abbandono del Gruppo per passare nel Misto, poiché non accetta il trasformismo come regola di governo. Infatti, l’ex assessore alla Sanità della giunta Emiliano ha dichiarato: “Parafrasando Woody Allen: ‘La politica è una cosa sporca, ma solo se fatta bene’. Potrebbe essere la triste verità, ma non riesco a farmene capace. Rischio ancora una volta di essere tacciato di ingenuità. Ho lasciato la mia posizione di assessore perché non me la sentivo di accettare scelte mosse da un atteggiamento populista. Ora lascio il gruppo ‘Con’ perché non riesco davvero, neanche con la più grande buona volontà, ad accettare il trasformismo come una regola di governo”. E, continuando, Lopalco ha commentato: “Populismo e trasformismo sono i mali della politica italiana che hanno allontanato sempre di più i cittadini dalla politica, minando le basi stesse della nostra democrazia. Capisco che il consenso sia importante per governare. Ma il consenso deve scaturire da azioni di buon governo. Non da continue manovre di Palazzo. La chiamano politica, ma è solo una imbarazzante e spregiudicata serie di manovre finalizzate ad aumentare la base elettorale. Mentre l’azione di governo, per forza di cose, si riduce ad azioni di piccolo cabotaggio e navigazione a vista. Perché non potrebbe essere altrimenti, visto che bisogna accontentare interessi che vanno in direzione contraria”. Infatti, per Lopalco, “se nello stesso schieramento siedono persone che fino a ieri cantavano ‘Boia chi molla’ o che fino all’altro ieri avrebbero giurato sulla Bibbia che Ruby era la nipote di Mubarak, come si fa a scrivere un programma di largo respiro?” ed ancora: “Come si fa ad avere visione politica?” Perciò, l’ex consulente per l’emergenza Covid di Emiliano e poi suo assessore alla Sanità, uscito di scena lo scorso mese di novembre per ragioni forse non troppo chiare, ha affermato di non poter arrendersi all’idea che la politica si riduca ad una perenne campagna elettorale, e men che meno ad una continua campagna acquisti. Quindi, ha esclamato Lopalco: “purtroppo, non possono sedere nello stesso Gruppo consiliare l’ex assessore alla Sanità ed uno dei consiglieri che meno di un anno fa aveva firmato la mozione di sfiducia per le sue dimissioni”. “Avevo abbracciato l’idea del civismo come una opportunità per il cittadino di mettersi in gioco” – ha confessato inoltre Lopalco, rilevando che “la lista civica ha senso quando chi ha delle competenze le mette a disposizione della comunità anche al di fuori di uno schema rigido di partito”. Però, per l’ex assessore, “le liste civiche non possono diventare il carrozzone su cui salire alla bisogna e, soprattutto, non possono esaurire il loro ruolo in quello di una spregiudicata macchina elettorale”.Quindi, ha concluso Lopalco, “continuo a credere nella politica delle idee” e “del consenso ottenuto con il buon governo e non con lo spostamento di pacchetti di voti”. Peccato, però, che il professor Lopalco quando nel 2020 si è candidato al Consiglio regionale non si sia accorto in Puglia già da tempo c’è chi ha pensato di fare un nuovo ed ulteriore laboratorio politico confondendo le “politiche di mercato” con il “mercato della politica”.

 

Giuseppe Palella

 

 


Pubblicato il 15 Aprile 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio