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Donati: “Dimostrerò chi sono con i fatti”

Tra i protagonisti della vittoria sull’Ascoli, Massimo Donati già decisivo a Livorno ed in altre occasioni quando è subentrato a gara in corso o dal primo minuto, ieri si è soffermato sulla partita. “Era molto difficile vincere ma ci siamo riusciti giocando bene e gestendo al meglio le difficoltà.Siamo stati fortunati sul gol. Non era semplice a livello personale perché quando non giochi da parecchio tempo è complicato riprendere i ritmi di gioco. Sono soddisfatto e fiero di essermi preso la mia rivincita  su chi mi scredita. Mi piacerebbe vivere da protagonista il finale di stagione ma gli obiettivi di squadra prevalgono su quelli personali”. Il mediano spesso è stato ai margini del progetto ed a gennaio qualcuno lo dava per partente: “In questi mesi ci sono state tante chiacchiere attorno alla mia persona. A me piacciono i fatti. In passato mi sono capitate situazioni simili ma le ho sempre superate a testa alta, con serietà silenzio e lavoro. I compagni e la società mi hanno sempre fatto sentire importante. Mi sento un po’ come Totti: nonostante le polemiche che lo hanno circondato nell’ultimo periodo, ieri è entrato in campo e ha parlato con i fatti. Io non ho mollato di una virgola e ho colto al meglio l’opportunità che mi è capitata martedì. La gente dimentica facilmente”. I biancorossi sono in serie positiva da sette turni e per ambire a giocarsi i playoff da posizione di vertice, devono proseguire su questa falsa riga: “Le sensazioni sono buone. Il gruppo è molto unito, dentro e fuori dal campo. Veniamo da quattro vittorie esterne e questo ci fa ben sperare. Stiamo cavalcando un’onda importante. Vogliamo continuare a stare su’ fino al 9 giugno. Per fare ciò bisognerà tenere alta la concentrazione alta”. La prossima tappa è al San Nicola contro il Modena, reduce una roboante vittoria: “Sulla carta la gara col Modena sembra più facile ma tutto dipende da noi, dal nostro atteggiamento e dalla fame” . Sull’ipotesi poi del ritiro a fine stagione ha ammesso quasi seccato e con vigore: “Sicuramente non è la mia ultima stagione. Mi piacerebbe ricordare una frase pronunciata pochi giorni fa da Ibrahimovic: sono nato vecchio e morirò giovane. Sento di poter dire ancora la mia a buoni livelli. Mi sento bene fisicamente e la testa c’è e sul futuro in biancorosso da dirigente non escludo a priori nulla, perché sono legato alla città e al club”. Il centrocampista di esperienza ha concluso ribadendo: “Penso solo al campo e all’obiettivo del resto c’è tempo”. (M.I.)


Pubblicato il 22 Aprile 2016

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