E’ sempre guerra ai fannulloni, ma senza videocamera…
Non è raro notare operatori ecologici oppure operai in divisa rossa della Bari-Multiservizi concedersi più di qualche minuto di pausa al bar o a fumare accanto agli automezzi di servizio. E così, sempre più spesso, sui vari siti e social-network si notano fotografie con le pose più strane di dipendenti pubblici intenti…a riposare. A Bari sembra essersi scatenata daccapo una vera e propria caccia alle streghe, che poi sarebbero i dipendenti pubblici fannulloni. Nascosti dietro gli angoli, appostati fuori dagli uffici, mimetizzati nei pressi dei bar notiamo loschi figuri armati di macchine fotografiche alla ricerca e pronti ad immortalare chi si concede le famose pause da caffè o l’incauto lavoratore che si è attardato in una vietatissima spesuccia presso il supermercato adiacente l’ufficio. Pare l’inizio di un giallo o addirittura di un noir, invece è l’amara realtà, indotta da una campagna pubblicizzata dal sindaco Emiliano quasi due anni fa, sui maggiori quotidiani cercando di suggestionare e a indurre al disprezzo il comune cittadino nei confronti dei lavoratori pubblici. Che razza di gioco è fomentare odi reciproci tra cittadini, armando la mano (seppur di solo apparecchio fotografico) per indurre una vera guerra tra poveri? Seppure esistano e da sempre, non sono i prodotti della storia più recente, infingardi e assenteisti, non è esponendoli al pubblico ludibrio che evitiamo il fenomeno ne’ sicuramente “pubblicandoli” su faceboock che li puniamo: i veri furbi diventeranno più furbi, rimarcavano i sindacalisti Cgil nel muro contro muro tra sindaco e lavoratori. “Così si rischia di avvelenare un clima già molto inquinato da esacerbazioni di derivazione governativa e che hanno prodotto le leggi che tristemente conosciamo. Leggi che si sono tradotte in discriminazioni tra dipendenti non propriamente basate su criteri obiettivi e hanno prodotto dirigenti tracotanti, che hanno il compito di separare i buoni dai cattivi”, si legge ancora su qualche comunicato un po’ sbiadito delle organizzazioni sindacali. Insomma, fin ttoppo facile “sputtanare” vizi e vizietti dei politici, ma piuttosto che scadere sul più becero populismo, sindaco e amministratori che dicono di avere a cuore il bene della Città dovrebbero affrontare le questioni nel merito e nei luoghi deputati. Ci sono tante soluzioni diverse e più “civili” per affrontare il problema, per esempio bisognerebbe responsabilizzare gli stessi dirigenti a svolgere adeguato controllo, incentivare i dipendenti e al contempo auspicare una solidarietà verso quei lavoratori (anche pubblici) che in questo momento stanno attraversando uno dei momenti più bassi dal punto di vista dei diritti, e riconoscere e informare (anche tramite stampa) che gli stessi sono sforniti di mezzi e strumenti adeguati con cui lavorare. E,nel mettere in atto i suggerimenti di cui sopra, il sindaco Michele Emiliano farebbe bene a utilizzare adeguatamente il consenso che si è conquistato in questi anni collaborando con le parti sociali per migliorare le condizioni dei lavoratori e il riscontro sarà immediato da parte di questi, già abbondantemente vessati in questi anni senza che ci si metta di mezzo anche lui…
Antonio De Luigi
Pubblicato il 24 Novembre 2012