Cronaca

Emiliano e il suo staff da 595 mila euro lordi all’anno

Uno staff da 595 mila euro lordi all’anno. E’ questa la cifra che percepiscono complessivamente 12 persone che fanno parte dell’entourage più stretto del primo cittadino barese. A questi vanno aggiunti ulteriori 190mila euro lordi per i due dirigenti nominati dal sindaco e 155mila euro lordi per il direttore generale. Cifre da capogiro visti i tempi di crisi che il nostro Paese sta attraversando, eppure c’è qualcuno che tutti questi soldi riesce ancora a guadagnarli. E mentre la soglia della povertà aumenta, intaccando il ceto medio, c’è gente che parla di crisi, ma che di questa crisi non ne ha visto nemmeno l’ombra. A denunciare questa situazione, un’indagine condotta dal centrodestra barese, a capo della quale spicca il nome del consigliere Pasquale Finocchio. “Si tratta di un’elevata congruità – ha sostenuto il coordinatore dell’opposizione, Ninni Cea – riconosciuta in favore di alcuni manager e consulenti, assunti per volere del primo cittadino, il quale ha posto come capo di gabinetto un suo ex assessore, che nessuno aveva rieletto, ma che ha pensato bene di inserire ugualmente nel suo staff. Questo è un altro dei misteri irrisolti di questa amministrazione comunale”. Si tratta di certo di pesanti accuse, ma supportate dalla validità di documenti e materiali che ne dichiarano la veridicità. L’attenzione si è poi spostata sui due dirigenti, nominati dal primo cittadino, uno dei quali occupa una posizione all’interno dell’edilizia pubblica e l’altro nella manutenzione alloggi, “sembra quasi che il sindaco abbia voluto aggirare il blocco del turnover” ha sentenziato il consigliere Giuseppe Loiacono. Per Ninni Cea, invece, si tratta di un escamotage per controllare meglio gli indirizzi politici di alcune strutture di rilevante importanza. “Per 15 persone, ogni anno l’amministrazione comunale spende poco meno di 1 milione di euro, una cifra esagerata – ha proseguito il consigliere Stefano Miniello – Per di più, il capo di gabinetto andava ricercato tra le professionalità dell’organigramma comunale e non tra le vecchie conoscenze del sindaco”. La domanda sorge spontanea. Per quale motivo queste criticità sono venute a galla proprio adesso, ad un anno dalla scadenza del mandato? “Quello che noi contestiamo – ha spiegato Ninni Cea – è l’atteggiamento del sindaco Emiliano, che vuole dimostrare di essere aperto nei confronti dei giovani meritevoli e pronto ad ipotetiche assunzioni, quando solo quattro anni fa, ha invece selezionato il suo staff tra le sue conoscenze”. Altro punto caldo riguarda l’assegnazione del contributo alloggiativo. “E’ tempo che il primo cittadino sia molto chiaro a riguardo e che indichi pubblicamente la data in cui erogherà il suddetto contributo, perché ci sono famiglie che non riescono a pagare l’affitto e che vivono quotidianamente in condizioni di enorme disagio economico e sociale” ha sostenuto il coordinatore dell’opposizione, il quale ha poi evidenziato l’incapacità del sindaco Emiliano di innalzare il livello qualitativo della città di Bari, durante i suoi anni di mandato.

Nicole Cascione


Pubblicato il 19 Giugno 2013

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio