Cronaca

Ex Caserma Rossani, una mezza giungla dietro ai cancelli sprangati…

Da quanti anni si discute del radioso futuro che dovrebbe gravitare attorno all’ex Caserma Rossani, al crocevia tra Carrassi, centro e San Pasquale, dopo che il Comune di Bari ha acquisito tutta l’area? Almeno cinque anni, con decine di progetti, promesse e proposte per ridare vita all’ex area militare, tutta roba ancora in ‘mente dei’, come si dice, mentre quel che è certo è che gli enormi spazi a verde all’interno, celati dietro i cancelli sprangari, sono abbandonati al degrado e all’incuria. L’erbaccia, altra più di mezzo metro, ha invaso ogni spazio libero e dove una volta c’erano i campi di atletica e di calcio ora ci sono soltanto sterpaglie e vegetazione che rappresenta terreno fertile solo per ratti, immondizie e insetti di ogni genere. E mentre i giornali riportano i titoloni sui finanziamenti della Regione Puglia e le idee progettuali del Comune di Bari, i residenti disperati non sanno più a che santo votarsi. “Una telenovela senza fine quella sulla ex caserma Rossani. Con la città in attesa, perenne, affinché oltre le infinite dichiarazioni di intenti, qualcosa possa muoversi per cancellare l’ennesimo rudere nel bel mezzo della città. Un parco, un grande parco che possa ridare un senso ad una città cresciuta male; e un parcheggio sotterraneo, un piccolo parcheggio sotterraneo, utilizzando l’area dove attualmente si trova il parcheggio dell’Amtab, e che possa essere a servizio di quanti vogliano raggiungere il Murattiano”. E’ quanto chiedeva prima di essere eletto parlamentare l’ex consigliere regionale pidiellino Massimo Cassano, all’amministrazione comunale. Il guaio è che mentre continua l’interminabile fiume di annunci, dibattiti, incontri, tavoli di lavoro, nascita di comitati, promesse, fondi dati e poi ritirati, il rudere resta un rudere. E, mentre perde pezzi (ultimamente sono crollate parti del muro di recinzione), anche la situazione igienico-sanitaria rischia di diventare una bomba a orologeria, nell’indifferenza del Comune ente proprietario. Ma il sindaco Michele Emiliano, evidentemente, ha altro a cui pensare, che inviare senza pensarci due volte i giardinieri della Città di Bari-Multiservizi SpA: avverte di essere pronto a fare da solo. E cioè vorrebbe realizzare un parco, avviando una riqualificazione autonoma da realizzare con i 13 milioni del ministero e rinuncia ai 13 milioni previsti nella bozza di protocollo con la Regione che chiede “in cambio” oltre al parco, un polo per l´arte, con laboratori per gli artisti, Accademia e spazi destinati all´esposizione. Bene, siamo ancora alla politica delle belle parole, mentre basterebbe affacciarsi alle grate del cancello di Corso Alcide De Gasperi per assistere ‘de visu’ allo spettacolo quotidiano delle erbacce che hanno invaso l’ex Caserma, erbacce ogni giorno più pericolose con il caldo che incombe. Vanno bene, dunque, l’Accademia delle Belle Arti, la Stazione dei Carabinieri, uffici pubblici. gallerie  commerciali, uffici privati, sedi di associazioni e un parcheggio interrato di due piani riservato alla popolazione residente. E magari anche, come promisero sindaco e giunta, un Hotel low-cost, un Residence con circa 150 mini appartamenti, pub, ristoranti e un parcheggio interrato che nell’arco di un solo giorno, almeno sui giornali di qualche tempo fa, s’è arricchito di un piano. Ma intanto, tra una chiacchiera e l’latra, perché non provvedere molto più concretamente e ‘ad horas’ alla bonifica di un’area che, come testimoniano le foto a corredo di questo articolo, per ora rassomiglia soltanto a una giungla tropicale, nel pulsante centro cittadino?  

 

Francesco De Martino   


Pubblicato il 11 Maggio 2013

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