Sport

Festa promozione rimandata e un Cristian Galano da aiutare e sostenere

Il Bari ha interrotto nuovamente a quattro la sua striscia di vittorie, ma lo ha fatto con un pari a reti inviolate, interrompendo quel record che vedeva il Bari in questa stagione sempre a segno, anche quando ha perso contro Messina e Campobasso, unico precedente di stagione risaliva alla Coppa Italia, proprio quando la Fidelis Andria si è imposta per il risultato di ‘corto muso’ con un Bari però che non aveva disputato neanche il ritiro e zeppo di giocatori che poi sono andati via. Un Bari che nel girone di ritorno aveva impattato sullo 0-0 soltanto a Monopoli e più a ritroso in quel di Palermo al ‘Barbera’ ma dove disputò contrariamente a domenica pomeriggio una gara encomiabile nonostante l’inferiorità numerica dovuta all’espulsione di Terranova. La compagine biancorossa, ad un passo dal traguardo, con soli due lunghezze da centrare per la matematica promozione, ha visto sfumare nonostante una festa, a quanto pare fosse già organizzata dalla SSC Bari in caso di vittoria, perché ha impattato contro una Fidelis Andria organizzata e coraggiosa di non sfigurare di fronte ai 24 mila del San Nicola. Una cornice di pubblico da record, da invidiare anche in serie B, sì proprio quella che il Bari avrebbe potuto prendersi con un primo match ball sprecato. Però sta di fatto che i giocatori sono usciti a testa bassa e rammaricati per la prestazione collettiva non brillante e di tutta la squadra e non il singolo, come per citarne uno Cristian Galano, un ragazzo dall’animo buono e professionista che però sta giocando fuori ruolo e sta facendo di tutto per ambientarsi ma ovviamente non è semplice e facile in un momento e condizione complessivo dove la squadra è un po’ stanca della grande rincorsa. Assistere ad un giocatore che suda per la propria maglia e ricevere qualche fischio, non aiuta certamente, specie se si tratta di un professionista che con la maglia biancorossa è alla sua ottava stagione e ci ha segnato 47 gol. Mancano ancora quattro gare e sicuramente per Cristian Galano ci sarà l’occasione di poter dimostrare il suo valore e qualità che tutti conosciamo e ne abbiamo apprezzato nel corso della sua crescita. Un Bari che ha vinto ben ventuno volte di cui 10 in trasferta domenica a Latina avrà l’occasione di chiudere quel cerchio che avrebbe dovuto già fare nella fantastica stagione fallimentare, dove uscì in semifinale senza perdere e per delle decisioni arbitrali indiscutibili, in quella gara scese in campo un Cristian Galano con le infiltrazioni per spirito di attaccamento alla maglia e squadra e segnando il gol del momentaneo due a due, impossibile non dimenticarlo. Mirco Antenucci, domenica nel post-gara intervistato da RadioBari, in difesa del suo compagno di squadra e reparto ha detto “Lui è molto professionale, si è subito calato nella nostra realtà. Sta facendo bene. Può dispiacere ricevere fischi, Cristian è un ragazzo intelligente e ci darà una grandissima mano”. Se lo dice il capitano, il primo ad essere scontento quando è uscito  ma lo stesso che incita i suoi compagni e li sprona alla vittoria non resta che dare fiducia ad una squadra che è prima dalla terza di campionato e che al netto di un paio di partite storte contro la Virtus Francavilla all’andata e Campobasso, ha sempre dimostrato grande continuità e voglia di non arrendersi, anche quando ha perso immeritatamente contro il Messina al San Nicola o a Castellammare di Stabia su rigore dubbio trasformato al 45esimo del primo tempo da Eusepi (della Juve Stabia). Sia gli addetti ai lavori e sia i tifosi biancorossi hanno ancora impresse le immagini del Bari che trionfava in trasferta a Catanzaro, ma anche quella vittoria giunta sul fil di lana grazie all’eurogol di Nicola Citro, sotto in una pioggia torrenziale al San Nicola, contro la Virtus Francavilla, ma ci sarebbero tante altre gare epiche che i biancorossi guidati da Mignani hanno strappato applausi a scena aperta, come per le cosiddette ‘vittorie sporche’ con giocatori subentrati nella ripresa da Scavone (non subentrato per scelta tecnica contro la Fidelis), a Simeri che ha compiuto nell’ultimo la centesima presenza, a Nicola Citro (già menzionato), Walid Cheddira, Mallamo ma anche Manuel Marras, con quest’ultimo che poi ha voluto abbandonare la nave per approdare in altri lidi che hanno deciso la vittoria o un pari, portando a casa punti pesanti. Resta di fatto che la piazza barese dal ‘palato fine’ ed appassionata del grande calcio, domenica sera ha dimostrato ancora una volta con i ‘numeri’ di voler rientrare nei campionati che contano e la ‘B’ deve essere vissuto come un ‘nuovo inizio’ per tutti perché Bari merita la massima serie. La stessa società biancorossa, insediatasi da quattro stagioni, è giusto che ne prenda pienamente coscienza, come sta dimostrando ampiamente nel marketing e determinate scelte efficaci, cosi l’Amministratore Unico, Luigi De Laurentiis già al termine di questa stagione, anche se di fatto sarà ancora presto, ha tanti elementi per poter compiere una scelta netta e vivere quella passione biancorossa che ha imparato a sostenere a 360° sotto la sua gestione. Pertanto, a Latina domenica alle 17.30 sarà il secondo match ball a disposizione e ci sarà l possibilità concreta di chiudere un cerchio e disegnarne altri in stile Olimpionico e riscattare la deludente prestazione nel derby contro la Fidelis Andria. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.


Pubblicato il 29 Marzo 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio