Cultura e Spettacoli

Giocò in Puglia il grande cannoniere

Non è facile buttarla dentro. Solo i campioni ci riescono con frequenza. Pelè chiuse la carriera con una media goal a partita impressionante: 0, 93. E gli assi ancora in carriera? Messi è a 0,79, Cristiano Ronadldo a 0,71, Ibraimovic a 0,59…. Attaccanti così li vedi solo nelle grandi squadre, mai in Puglia, regione che alle sue appassionatissime folle ha solo regalato qualche decina di faticose permanenze in serie A ; e di trofei o piazzamenti europei, manco a parlarne. Eppure c’è stato un momento in cui il calcio pugliese ha visto in campo un giocatore con una media goal superiore a quella di Pelè : 0,96…  Nato a Bruges il 3 ottobre 1907 (oggi ricorre il 112esimo anniversario) da una famiglia di emigrati, Alfredo Marchionneschi si formò  in club calcistici minori del genovesato, come l’Esperia Rivarolo e la Sestrese. Era una punta. Nella stagione 1927-1928, fu ingaggiato dal Genoa esordendo l’8 dicembre 1927 nella vittoria casalinga per 3-0 contro il Napoli, Ma il suo talento era ancora acerbo ; scese in campo con la maglia rossoblù solo due volte e senza mai segnare L’anno dopo Marchionneschi scese di categoria passando alla Spal, allora in Prima Divisione. Neanche a Ferrara brillò, andando a segno appena quattro volte in 28 partite giocate. Cambiò di nuovo casacca, accettando – cosa difficile in quei tempi per un calciatore del nord Italia – di scendere a sud. Si ritrovò così, ancora in prima Divisione, con la maglia del Foggia. E a Foggia tra la sorpresa generale Alfredo esplose: in tre stagioni scese in campo 84 volte andando a segno ben 81 volte! E siamo all’impressionante 0,96 di cui sopra. (dopo Nocera, Marchionneschi è il secondo miglior cannoniere della storia del Foggia, con la cui maglia ha tra l’altro stabilito due record ancora imbattuti :  maggior numero di marcature in campionato (29  nella stagione  1931-1932),   maggior numero di reti in una partita (5, a danno del Brindisi in una storica trasferta vinta per 7-2). I tempi erano maturi per il ritorno in serie A. L’opportunità gliel’offrì un altro club pugliese, il Bari. Nelle quattro stagioni in biancorosso (di cui due passate in B, con una promozione) Alfredo Marchionneschi, pur senza ripetere l’exploit in rossonero, si fece rispettare : 38 goal in 113 partite. Finalmente lo stesso Genoa che a suo tempo lo aveva scaricato gli riaprì le porte della serie A. Il bilancio fu apprezzabile: in due stagioni 22 goal in 49 partite (in rossoblù vinse anche la Coppa Italia 1936-1937 disputando la finale contro la Roma, vinta per 1-0). In fine carriera, quando era passato nelle file del Novara, Marchionneschi si ritrovò a disputare un’altra finale di Coppa Italia, quella del 18 maggio 1939, persa contro l’Ambrosiana per 2-1; nella circostanza Marchionneschi mise a segno l’unico goal della sua squadra. Chiuse la carriera nella stagione 1939-1940 giocando nella Manlio Cavagnaro, una squadra di Setri. Alfredo Marchionneschi si è spento a Genova il 15 agosto 1981. – Nell’immagine, Pelè si esibisce nel più celebre dei suoi numeri.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 3 Ottobre 2019

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