Cultura e Spettacoli

Giovanni, la lunga notte

Barese, classe ’59, Giovanni Lafirenze ha passato una buona metà della sua vita a snidare e mettere in sicurezza ordigni bellici inesplosi (esperienza di cui ha lasciato traccia in ‘La mia bonifica’ e ‘Schegge Assassine’, due fortunati libri editi da Florestano Edizioni). Poi, nel 2004, la svolta : Una bomba che esplode fra le mani durante un tentativo di disinnesco. Esistono eventi per effetto dei quali la vita imbocca come una svolta a gomito e ‘dopo’ niente è più lo stesso. Così è stato per Giovanni, il quale a distanza di undici anni ha avvertito il bisogno, anzi l’impellenza di raccontare ‘La notte più lunga’ della sua vita. S’intitola così una storia a metà strada fra romanzo breve e racconto lungo pubblicato qualche settimana ancora da Florestano. A causa di un incidente il protagonista (Giovanni) va in coma e si ritrova in un Altrove dagli incerti contorni. Lì vive una di quelle esperienze che eccitano i curiosi e fanno scuotere la testa agli scettici : incontra gente, rivive cose… Dall’Altra Parte il tempo rinnega sé stesso, lo spazio si fa inafferrabile e la materia assume una diversa connotazione. Sogno, incubo e ultra-realtà, coincidendo, convergono a confondere la mente. E’ una messa in scena quella di cui Giovanni è testimone? Il dubbio rosicchia le coordinate del pensiero e partorisce la madre di ogni sospetto : Sono le guerre spettacoli infernali che fameliche forme-pensiero hanno bisogno di allestire periodicamente?… Il dubbio rappresenta l’apice di un crescendo di inquietudine e disagio vissuto in mezzo ad una folla tumultuosa di personaggi. Infine, liberatorio, il sorriso di una donna al capezzale di un malato. ‘La notte più lunga’ è storia ‘strana’ a detta dello stesso autore. Comincia in un modo, lascia intendere altro, infine scosta il sipario sulla terra di nessuno. E lì, nel non-luogo, il lettore viene abbandonato a sé stesso : adesso gli tocca sbrigarsela da solo. L’Epilogo ha il sapore della luce in fondo al tunnel. Alla sua prima esperienza con la narrativa, Lafirenze si disimpegna bene. ‘La notte più lunga’ è storia a più voci, di cui la più importante è quella di Giò(vanni). La sostengono le voci di Ginevra, Giada ed Ettore, coro sparpagliato che avrebbe meritato maggiore spazio, anche a costo di alleggerire la penultima frazione, la più lunga, quella che racconta l’odissea della mente di Giò. La prosa, limpida, rivela una notevole capacità d’osservazione. Ciò rende più ‘materici’ luoghi e figure. – Copertina a cura di Sari Lindholm. Migliore l’impaginazione a cura di Sashma. Costo : euro dieci.

Italo Interesse


Pubblicato il 24 Marzo 2015

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