Cronaca

“Gli aeroporti di Puglia sono tra i più performanti d’Italia e forse in Europa”

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I dati del turismo sorridono ampiamente alla Puglia con oltre due milioni di turisti. Una parte del merito di questo successo, perché tale è, lo si deve anche al sistema aeroportuale pugliese e in particolare alla gestione della Seap, la società che gestisce gli aeroporti di Puglia ottimamente guidata dal manager Antonio Vasile. Il Quotidiano lo ha intervistato.

Presidente Vasile, dalla rassegna di Rimini emerge una Puglia in pieno e valido stato di salute per il turismo, specie dopo l’estate. A che cosa di deve questo exploit?

“Non esiste sistema che oggi può fare da solo e se la Puglia ha fatto registrare questi numeri che sono davvero significativi e positivi, il merito è di un sapiente e valido gioco di squadra che ha coinvolto tutti gli operatori. Credo che sia la dimostrazione lampante che nessuno può far da solo”.

Uno dei fattori di questo meritato risultato positivo è anche il sistema aeroportuale pugliese, in particolare la brillante e assennata gestione della Seap…

“Gli aeroporti di Puglia e lo dico senza alcun vanto personale, al momento sono tra i più performanti d’Italia e forse in Europa. Penso a quello di Brindisi, un gioiello. In relazione e proporzione al numero delle rotte e al tasso di riempimento degli aerei risulta il quinto di Europa. E’ vero che è aiutato dalla vicinanza col Salento, ma è un dato di grande rilievo. Stesse note positive arrivano da Bari che ormai è il quinto scalo italiano dopo Roma, Milano Malpensa, Milano Linate e Venezia. Insomma, la Puglia aeroportuale è tra le top five e questo ci deve confortare, ma ci deve anche spingere ulteriormente a muovere sulle infrastrutture che sono fondamentali, specie quelle dette di ultimo miglio. Se ad esempio riuscissimo ad ampliare in aerostazione il numero dei posteggi degli aerei ne guadagneremmo tutti”.

Aumentano i cosiddetti voli privati…

“Un altro dato molto positivo. Prima i voli privati erano appannaggio solo dei magnati, oggi la forbice si è allargata, e diciamo che stanno esplodendo. Pensi che ne sono atterrati in un anno almeno sin qui 500 a Brindisi, 1000 a Bari e persino 400 a Foggia dove arrivano per andare a Manfredonia e imbarcarsi per le crociere nel Mediterraneo”.

Che importanza in tutto questo hanno i voli low cost?

“Di fondamentale importanza. E diciamo che dal punto di vista manageriale noi siamo stati bravi dopo la fase della pandemia. Noi come Aeroporti di Puglia abbiamo scommesso subito sulla ripartenza e le rotte e abbiamo chiamato i vettori per firmare i contratti prima di altri scali. Insomma, siamo arrivati per primi e questo connubio ci ha favoriti. Oggi tra la nostra società e le compagnie low cost tutte, il rapporto è eccellente”.

Eppure ci sono delle tv che bersagliano alcune compagnie low cost…

“Sono campagne che non mi trovano consenziente. Intanto se il turismo tira è anche merito delle low cost. Chi ci accusa di dare contributi a queste compagnie, vorrebbe che gli stessi contributi fossero dati ad esempio alla editoria. Ma non ha senso. Per ogni euro che noi diamo a una compagnia, ce ne tornano trenta di ritorno, noi da manager a questo dobbiamo guardare”.

Aeroporto di Bari, qual è la carta vincente di un ottimo scalo?

“Intanto l’organizzazione, poi la ferrovia che unisce l’aeroporto alla città. Ora stiamo lavorando con Ferrotramviaria per allargare questa collaborazione. I turisti che arrivano in aereo a Bari sono invogliati ad esempio a trovare il treno che li porta direttamente a Castel del Monte o altre località”.

Un neo. Spesso chi arriva la sera tardi con gli ultimi aerei non trova i taxi…

“Un fatto che ci è stato segnalato. Noi lo abbiamo riportato al Comune e non è competenza nostra. Lo abbiamo fatto senza alcuna polemica. Il problema è che a Bari mancano i taxi, ce ne sono pochi, bisognerebbe potare almeno a 250 le licenze”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 18 Ottobre 2022

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