Cronaca

I droni contro furbi e disonesti

Nati per rispondere a esigenze militari, i droni stanno conoscendo un crescente impiego in campo civile. E’ notizia di ieri che utilizzando due droni telecomandati i Carabinieri monitoreranno la costa di Porto Cesareo per individuare abusi edilizi e il  mancato rispetto delle regole di utilizzo del demanio marittimo (molti gestori di stabilimenti balneari tengono in piedi le cabine anche d’inverno e altri arrivano coi bulldozer a modificare i costoni dunali). Se, come si prevede, l’esperimento avrà successo, possiamo immaginare in avvenire stormi di aerei a pilotaggio remoto controllare l’intero territorio pugliese. Ne basta uno piccolo, del peso di 30 kg e con autonomia appena inferiore alla due ore per vigilare entro un raggio di 10 km volando a una quota compresa tra i 150 e i 300 metri ; i due droni operativi in Salento presentano caratteristiche analoghe, in più montano un sistema Gps con rilevazione delle coordinate geografiche con cui localizzare i cantieri abusivi ‘mimetizzati, ovvero non individuabili guardando le cose dalla prospettiva di una pattuglia che proceda su strada. Negli Usa, in Giappone e altrove con i droni si vigila  contro gli sbarchi dei clandestini, si esplorano luoghi  devastati da calamità naturali, si tiene sotto controllo il numero di animali selvatici il cui tasso di riproduzione minaccia d’essere un problema sia per la biodiversità dell’ambiente che per agricoltura e zootecnia. Da noi con droni liberati tra boschi e campagne si potrebbe andare oltre. Si pensi alla possibilità di smascherare piromani, intercettare ladri, braccare ricercati, segnalare movimenti sospetti… Intanto qualcosa si muove. Per esempio a settembre scorso a Molfetta il Comune ha messo a disposizione un drone per verificare il lavoro di ripulitura della Zona Artigianale, un’area vasta 650 mila metri quadrati dove operano 105 aziende. Spingendo al massimo la fantasia, ora domandiamoci : Con droni urbani dove arriveremmo? A costi ridottissimi, piuttosto che agendo con uomini e automezzi, non avrebbe più scampo il furbetto da semaforo rosso, il teppista che gira i cartelli di stop, l’incivile che porta il cane a spasso e non usa la paletta… Ma forse si fa prima a mettere una videocamera di sorveglianza ad ogni incrocio. Ed ecco il punto, non mette ansia l’idea di un Grande Fratello sempre più occhiuto? Non fa bene allo spirito sapere che il contenuto di qualunque telefonata è acquisito dalla super memoria di un satellite, che ogni nostra mail è facilmente intercettabile, che chi lo voglia è in grado di scoprire quali siti frequentiamo, quali  dati sono immagazzinati nel nostro personal… Ci ritroveremo un domani a rimpiangere la libertà di marachella?

Italo Interesse

 


Pubblicato il 22 Novembre 2013

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