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Il Bari vince e il derby e riaccende il ‘priscio’

A qualche ora del derby c’erano stati anche gli striscioni degli Ultras Curva Nord ed una torciata, nel rispetto delle norme da protocollo senza fare assembramento, al solo fine di dare la carica ai giocatori biancorossi. Non c’era solo da riscattare la prestazione ‘no’ e la sconfitta bruciante dell’andata, ma da mettere paura all’Avellino che riposava ed era a più quattro dai Galletti. Il Bari del nuovo corso quello targato mister Massimo Carrera, uno che ha vinto da calciatore il trofeo internazionale più ambito per club e che aveva vinto anche con la maglia del Bari e che è stato capace di vincere da guida tecnica anche all’estero, non si è tirato indietro, e si è rimboccato le maniche e nonostante una squadra ‘incerottata’ ha saputo motivare i suoi. Il Bari è partito arrembante e dopo tredici minuti poteva stare in vantaggio minimo di due gol, ma la realtà è stata diversa e dopo mezz’ora hanno perso Maita per espulsione ed un giocatore chiave come Ciofani, uscito per gravissimo infortunio. Ciò nonostante la truppa biancorossa è stata capace di riorganizzarsi ed al sessantesimo grazie ad una perla del barese Cianci è passata in vantaggio e l’esultanza è stata quasi pari al gol magistrale, perché è stato riproposto il trenino. Il Bari torna a vincere il derby con i Satanelli riportandosi a meno quattro dagli irpini, mantenendo la stessa distanza dal Catanzaro quarto ed a meno tredici dalla capolista Ternana.

 

CARRERA, HA FATTO TORNARE IL ‘PRISCIO’ –Il Bari di Carrera è sceso in campo ancora una volta con il 4-2-3-1 con Ciofani e Sarzi sugli out, Minelli e Sabbione centrali, Maita e De Risio in mediana, con un terzetto da paura composto da Marras, Antenucci rifinitore e D’Ursi più largo, ed a finalizzare, il barese verace Pietro Cianci. Il Bari ha iniziato come mai era successo dall’inizio del campionato: ha annichilito il Foggia nel primo quarto d’ora, creando ghiotte opportunità, di cui la prima con Pietro Cianci di testa su assist velenoso di Marras; la seconda, al sesto minuto con Antenucci che ha provato il tiro dalla distanza ma Fumagalli ha respinto fortunosamente; e la terza, al tredicesimo circa, con D’Ursi che ha servito un pallone per Marras che ha sbagliato una sorta di calcio di rigore in movimento con Fumagalli ancora protagonista che ha respinto. Al 26esimo è accaduta una scelleratezza con Mattia Maita, uno dei migliori sin qui dei biancorossi, a commettere un fallo di reazione ai danni di D’Andrea; l’arbitro senza pensarci ha estratto dal taschino il rosso diretto per Maita che ha lasciato la squadra in inferiorità numerica. I biancorossi si sono ritrovati in dieci e mister Carrera anziché levare una punta ha solamente arretrato il suo terzetto d’attacco, spostandolo a centrocampo e lasciando al solo Antenucci, la licenza di supportare il terminale offensivo, Pietro Cianci, il quale ha agito di li in poi da falso nueve, aiutando anche lui i compagni nella fase di non possesso ed in mediana. Alla mezz’ora circa è piovuta un’altra tegola in casa Bari: Ciofani caduto a terra dopo uno scontro fortuito di gioco ha urlato dal dolore ed è uscito in barella, per il giocatore come comunicato dall’Ufficio Stampa del Bari, ‘sospetta frattura alla testa del perone destro, ed è stato trasferito in ospedale per accertamenti’, ma per il ragazzo la situazione di primo acchito è apparsa molto grave, tuttavia, non resta che attendere il responso ufficiale della società. Al suo posto è subentrato Semenzato, ma il primo tempo si è chiuso senza nessun altro sussulto da ambo le parti. Nella ripresa non c’è stato nessun cambio da parte di ambedue gli allenatori. Il Bari nel frattempo era passato ad un 4-1-3-1 e la prima azione è stata proprio dei biancorossi con una volee di Antenucci, ma che è terminata sul fondo. Nonostante la giornata primaverile e forte sole, in campo le scintille non si sono rassegnate a diminuire, l’arbitro ha estratto diversi cartellini gialli per le due squadre. Poco prima del sessantesimo Anelli ha commesso fallo da posizione molto pericolosa, quasi venticinque metri: su quella zolla si sono avvicinati Mirco Antenucci e Pietro Cianci, ma i due dopo essersi sussurrato qualcosa all’orecchio, hanno scelto che a battere dovesse essere il numero otto barese e così è stato. Cianci ha fatto partire un siluro che ha scavalcato la barriera e si è messa nel sette, con Fumagalli che non ha fatto altro che poter raccogliere la palla dalla rete. Marchionni ha provato a far cambi, ma il Bari ha retto il muro e l’assalto inconcludente dei Satanelli, con soltanto un vero pericolo accorso a dieci dalla fine con il solito Sabbione che ha commesso un pasticcio che per poco Dell’Agnello da distanza ravvicinata stava per segnare se non fosse per ‘Superman’ Frattali. Per il Bari spazio anche a Rolando che tornerà utile per la gara di mercoledì prossimo. La partita si è conclusa al novantaquattresimo con i festeggiamenti dei biancorossi a centrocampo ed anche un abbraccio memorabile tra due guerrieri, Massimo Carrera e Pietro Cianci. Con il tecnico del Bari che sul suo profilo ‘Instagram’ in perfetto dialetto ha commentato così la vittoria: ‘Non stam a capi chiù nud, avanti Bari’.

 

LA VOCE DEL TECNICO & PROTAGONISTI –  Quarantanove punti conquistanti, dui ben sette da mister Carrera nelle tre partite da quando è alla guida, frutto di due vittorie in casa ed un pari a Catania. Massimo Carrera ai microfoni  della Ssc bari ha detto: “Una vittoria che dedichiamo a Matteo Ciofani, vittima di un brutto infortunio. Complimenti a Mirco per la gara di sacrificio dopo l’espulsione, ma in parità numerica abbiamo avuto molte occasioni non sfruttate. Sul mercato degli svincolati se ci sarà modo, lo faremo. Sono riuscito a tener tranquilla la squadra e poi Pietro ha fatto quel gol. Non mi spaventano le squalifiche ed infortuni, ce la giocheremo comunque in undici”. Il migliore in campo, dunque, Pietro Cianci, che abbiamo ribattezzato l’oro di Bari ha detto ai microfoni ufficiali: “Ringrazio Antenucci che mi ha fatto battere la punizione. Siamo felici per la vittoria. In tanti mi avevano chiesto di fare il trenino e gli ho accontentati volentieri. Mi associo alle parole del mister e dedichiamo tutti questa vittoria a Ciofani. Dopo la rete? Non ho capito più nulla”. Decisamente, concludiamo che Cianci the bestera quello che mancava a Bari, insieme ad una guida tecnica di spessore come Massimo Carrera.

TABELLINI – Bari – Foggia 1-0

BARI (4-2-3-1): Frattali 6.5; Ciofani 6.5 (33′ Semenzato 6), Minelli 7, Sabbione 5, Sarzi 6.5; Maita 4, De Risio 6.5; Marras 6.5, Antenucci 7 (75′ Lollo 6), D’Ursi 6.5 (63′ Rolando 6); Cianci 8. A disp.:  Marfella, Fiory, Perrotta, Rolando, Dargenio, Rutigliano, Candellone, Celiento, Colaci, Mercurio. All.: Carrera 10.

FOGGIA (3-5-2): Fumagalli 6.5; Gavazzi 6, Anelli 4.5, Germinio 5.5; Di Jenno 5.5 (57′ Agostinone s.v.), Vitale 5.5 (57′ Garofalo s.v.), Salvi 6 (62′ Dell’Agnello 6), Rocca 5.5, Kalombo 5.5 (74′ Balde s.v.); Curcio 6, D’Andrea 6 (74′ Morrone s.v.). A disp.: Di Stasio, Galeotafiore, Moreschini, Morrone, Iurato, Pompa, Cardamone, Nivokazi, Balde. All. Marchionni 5.

Arbitro: Feliciani di Teramo
Marcatori: 60′ Cianci (B)
Note – ammoniti Kalombo, Di Jenno, Anelli, Germinio (F), Sarzi, Cianci, Lollo (B). Espulso Maita (B) per comportamento antisportivo. Recupero: 3′ p.t., 4′ s.t.  (Ph. Tess Lapedota)

Marco Iusco

 


Pubblicato il 28 Febbraio 2021

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