Cultura e Spettacoli

Il cuore di Paola per Mimmo, l’intramontabile

 
 
C’erano davvero tutti. Folla delle grandi occasioni sabato sera al Petruzzelli per ‘Meraviglioso Modugno’, evento inaugurale di Medimex. Imponente il cartellone fra  stelle e promesse, altalenante il livello dello show con prevedibili alti e bassi. Nessuno però s’aspettava le ombre da parte dei  big (di Capossela, Nada e Cristicchi) e le luci dai meno attesi Beppe Voltarelli e Pino Marino. Alla fine dei conti si può dire che a vincere un ideale ‘Premio della Musica Italiana Meraviglioso Modugno’ sia stata e con pieno merito Paola Turci. Vibrante la sua interpretazione di ‘Dio come ti amo’  ; e ancora la cantautrice romana ha raccolto consensi quando ha collaborato con Voltarelli, le cui cover – come già detto – sono state tra le migliori sorprese della serata. Ma sugli scudi anche un maiuscolo Beppe Servillo la cui tribale versione di ‘Lu piscispada’ ha scatenato applausi. Ovvero tutto il contrario di un Simone Cristicchi che, dopo aver quasi banalizzato ‘L’uomo in frac’, ha chiuso con un acquoso ‘Pasqualino maraja”. Anche Nada, che delusione con una spenta ‘Notte chiara’. Quanto a Capossela, ha cercato (con furbizia) di fare spettacolo andando oltre Modugno ma il suo ‘Musetta’ non ha lasciato il segno (e Capossela avrebbe potuto risparmiarsi il suo bis, una canzone dello scomparso cantautore molese Enzo Del Re, un motivo tra l’altro assai vicino ad ‘Amara terra mia’ e reso con grande monotonia). A questo punto assai meglio i Radioderwish che con ‘Amara terra mia’ e ‘Tu sì ‘na cosa granne’ hanno trovato come coniugare cifra araba e cultura musicale del Mezzogiorno. Cose buone da Roy Paci il cui ‘Un pagliaccio in paradiso’ è stato pretesto per una buona divagazione strumentale. Un po’ di personalità riconosciamola a Pino Marino che con ‘Ciao ciao Bambina’ ha offerto schegge d’arte scenica. Cristina Donà se l’è vista con ‘Meraviglioso’ ; apprezzabile il risultato, anche per l’originalità di alcune soluzioni armoniche. Senza infamia e senza lode Mauro Giovanardi e Daniele Silvestri. Infine  i Sud Sound System, che avevano aperto la serata. La formazione salentina ha interpretato a modo suo, con quel rap salentineggiante che li connota, ‘Quanto è bella l’avventura’ e ‘La donna riccia’ ; fiacco il risultato. E ‘Volare’? nessuno ha inteso cimentarsi con la canzone più celebre di Modugno, forse anche la più abusata. Meglio così. Tra grandi applausi, passerella di big della politica (Vendola, Emiliano, Godelli) e pubblici riconoscimenti (un premio a Capossela) è calato il sipario su uno show vario e condotto con simpatia.
italointeresse@alice.it
 
 


Pubblicato il 29 Novembre 2011

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