Cultura e Spettacoli

Il fantasma del monaco

Ci siamo occupati di fantasmi in Puglia ogni volta che ci è riuscito di raccogliere  notizie in merito. Qualche giorno fa abbiamo appreso dell’apparizione di un monaco negli ambienti dell’unico museo sotterraneo della nostra regione. A Lecce esiste il Museo Faggiano, dal cognome della famiglia attualmente proprietaria dell’immobile. Un museo nato casualmente . Lavori di scavo per rifare tubazioni misero in luce nel 2001un inatteso sotterraneo. Si tratta di un vasto complesso di ambienti ognuno dei quali ricco di sorprese. La presenza di tante e così differenti testimonianze del tempo che fu – un granaio, un ossario, altari, affreschi, cisterne, un pozzo profondo dieci metri che consente di attingere acqua dal fiume carsico Idume, fosse scavate nella roccia a scopo funerario e un tratto di strada – induce a credere che la struttura abbia conosciuto usi molteplici nel corso dei secoli. Per esempio, un pavimento presenta fori circolari scavati nella roccia. Se quei fori servivano per piantarvi pali ed erigere capanne, siamo in presenza di vestigia messapiche. Se ne deduce che in età remotissima quell’area era in superficie, il che spiega pure la presenza di quel tratto di strada. Il silos, che è a pianta circolare, risale al medioevo. Le fosse scavate a scopo funerario risalgono a un periodo successivo e sono tre : una inspiegabilmente piccola (ospitava i resti di un bambino?), una piuttosto ampia e utilizzata come ossario, infine un “essiccatoio” per la decomposizione dei morti. Ma chi portava lì ad essiccare salme i cui resti probabilmente finivano nella fossa comune? Sembra certo che l’edificio soprastante fosse un tempo un antico convento, chiuso poi intorno al XVI-XVII secolo. Se quel convento non disponeva di un giardino, niente di più facile che quando un religioso moriva le sue spoglie fossero ‘trattate’ nel mesto modo che l’essiccatoio e l’ossario lasciano immaginare. L’evanescente e inquietante figura osservata da alcuni appartiene a uno dei tanti monaci sepolti? … Le sorprese del Museo Faggiano non si fermano qui. Su un architrave si legge un testo in latino che segnalerebbe una frequentazione templare del luogo. L’ipotesi è avvalorata da un affresco dove un triangolo equilatero presenta al centro della base una possibile rappresentazione del tempio di Salomone…. Si corre troppo? E’ possibile. In effetti non è molto originale tirare in mezzo fantasmi e templari ogni qual volta si parla di luoghi antichi e segreti. Chi voglia saperne di più, comunque, può recarsi sul posto e farsi un’idea. Il Museo, sito in via Ascanio Grandi 56, è aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00. L’ingresso costa tre euro.

Italo Interesse


Pubblicato il 14 Marzo 2014

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