Cronaca

“Il green pass è una misura utile a permettere la ripresa delle normali attività”

Il green pass è una misura utile a permettere la ripresa delle normali attività. Lo dice in questa intervista al Quotidiano di Bari la professoressa Danila De Vito della Università di Bari, virologa di fama.

 

Partiamo con i vaccini…

 

“In questi ultimi mesi molti scienziati nel mondo hanno approfondito con le loro ricerche il tema della copertura immunitaria dei soggetti vaccinati e di quelli ammalati nei confronti delle nuove varianti del SARS-CoV-2 ed in particolare della variante delta.  Quest’ultima ,diffusasi    in Italia  a partire dai paesi del nord- Europa,  ha ampiamente soppiantato la variante alfa  tanto che negli ultimi 45 giorni è stata evidenziata nell’82.4% dei tamponi sequenziati.

Molti lavori evidenziano che anche nei vaccinati con il ciclo completo di due dosi la variante delta riesce a moltiplicarsi nell’oro-faringe eludendo gli anticorpi neutralizzanti nei primi gg di infezione , successivamente gli  immunocompetenti con alti titoli anticorpali manifestano la patologia in modo paucisintomatico o  asintomatico , diversamente i  vaccinati con una unica somministrazione o le persone fragili con ridotta risposta immunitaria possono andare incontro alla malattia . E’ necessario ,quindi, completare il calendario vaccinale in tempi rapidi per eludere le nuove varianti  e prevedere una terza somministrazione nei soggetti fragili come i  pazienti trapiantati, oncologici e con gravi patologie cardio vascolari  prima della stagione autunnale , secondo la strategia vaccinale adottata nei confronti della influenza.  In caso di soggetti ipertesi si consiglia la somministrazione dei vaccini ad mRNA e non di quelli a vettore virale. Sarebbe utile utilizzare come terza dose, chiamata dose booster o richiamo,  un vaccino che non sia stato utilizzato per il ciclo vaccinale. Ad esempio potrebbero essere utilizzati  vaccini ad antigene proteico , composizione simile a quella del vaccino anti epatite B che è stato impiegato in tutto il mondo per immunizzare bambini , adulti e persino neonati. Tali vaccini stanno per essere autorizzati dagli Enti Certificatori come la FDA negli Stati Uniti e l’EMA in Europa”.

 

Green pass…

 

“Il Green pass è stato adottato dall’Unione Europea il  1 luglio per consentire i viaggi fuori confine e con la esplosione in Europa della variante delta è diventato uno strumento indispensabile ed in alcuni Paesi strettamente connesso alle attività del quotidiano. In Italia , ad esempio ,sarà obbligatorio per studenti ed insegnanti nella scuola e nella Università a partire dal prossimo 1 settembre.  Ci si trova in un momento delicato con la ripartenza necessaria delle attività scolastiche e la campagna vaccinale che non ha ancora raggiunto i risultati sperati ,  ad oggi il 65% della  popolazione italiana over 12 ha completato il ciclo vaccinale completo ,ma occorre arrivare ad immunizzare almeno l’80% della popolazione per creare uno scudo contro la diffusione delle varianti entro il mese di settembre ,quando le attività sociali riprenderanno in ambienti chiusi. La misura fa parte di un piano di governo per incoraggiare le persone a vaccinarsi contro il coronavirus in modo da rallentare la diffusione della variante delta o delle sue sottovarianti , chiamate  delta plus. Dal mio punto di vista   dovrebbe essere considerata  una misura utile per permettere una ripresa completa delle attività sociali”.

 

Che cosa si può prevedere per l’autunno.

 

“Dall’analisi di studi epidemiologici condotti negli Stati Uniti, in Israele  ad Hong Kong la variante delta plus  avrebbe una capacità di infezione notevolmente superiore alla variante alfa ed al ceppo virale originariamente diffuso dalla Cina  . Se in questo caso ogni soggetto contagiato poteva contagiare due persone , la variante delta ha acquisito la contagiosità del virus della varicella ed un soggetto infettato può trasmettere il virus a  sette persone.

Il suo periodo di incubazione è  più breve , circa 4-5 gg, ed inoltre al pari dei virus influenzali e di molti virus esantematici infantili la contagiosità può avvenire prima che si manifestino i sintomi durante il periodo di incubazione.

In ciò la spiegazione della sua rapidissima diffusione. C’è però da sottolineare che anche se i vaccinati possono essere contagiosi così come i non vaccinati, nei primi la malattia si manifesta raramente  e molto difficilmente porta al ricovero in ospedale”

 

Bruno Volpe

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Pubblicato il 27 Agosto 2021

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