Cultura e Spettacoli

“Il mio sogno? Fare un film su San Nicola”

 
Gianni Colaiemma, da tecnico delle luci e del suono ad attore teatrale e televisivo, amato e stimato dal pubblico barese.  Una vita dedita al lavoro, con un piccolo, grande sogno nel cassetto: girare un film su San Nicola.
Come nasce Gianni Colaiemma attore?
All’inizio giocavo a calcio, poi ho iniziato a lavorare in una radio privata, la quale anni dopo, creò una compagnia teatrale, in cui svolgevo il lavoro di tecnico delle luci e del suono. Ben presto, organizzarono uno spettacolo teatrale, ma 3 giorni prima dello spettacolo, il protagonista andò via con tutti i soldi. La compagnia teatrale in quei 3 giorni, cercò un possibile sostituto, ma nessuno era in grado di imparare la parte in così poco tempo e così il primo luglio, andai in scena io per la prima volta, al teatro Piccinni, poiché ero l’unico ad aver imparato la parte. E’ iniziato tutto così, cercando di aiutare gli altri.
Come si scrive uno spettacolo teatrale?
Dipende molto dall’ispirazione, che a volte può venire da un testo, altre volte da un libro, da un amore. A volte l’ispirazione può anche provenire da un’altra storia. Sono anni che diverse opere teatrali e non, prendono spunto da altre.
Saresti disposto a perdere qualcosa per il successo?
Assolutamente no. Io mi affido a Dio e non faccio baratti, non mi vendo per avere qualcosa in cambio. Nella vita, mi piacerebbe perdere la gente che mi fa del male, mi piacerebbe non vederla più.
Tutti abbiamo dei momenti “No”, in cui la tristezza prende il sopravvento. Cosa fai in quei momenti?
Penso all’infanzia, a quando non si era consapevoli di essere felici, penso a quello che poteva essere e che non è stato. Non sono un tipo triste e malinconico, ma la tristezza mi prende quando vedo le cose che non vanno, quando vorrei dare il meglio e mi impediscono di farlo, quando mi tradiscono. In quei momenti, a volte, mi capita anche di pensare al mare e ai miei genitori che purtroppo, non ci sono più.
Gianni Colaiemma marito e padre ….
Questo non dovrei dirlo io, bisognerebbe chiederlo a loro. Mi rendo conto però, di essere un marito molto difficile, se fosse stato per me, avrei sposato tremila donne, tutte per amore… avrei avuto un harem.
Cosa ti piace guardare in tv?
Bella domanda, molte volte quello che non guardano gli altri. Non mi piacciono i programmi che offendono l’intelligenza umana, preferisco piuttosto programmi leggeri. Ricordo che da bambino, mi piaceva guardare Belfagor, faceva paura a tutti, ma io passavo ore a guardarlo. Prima invece, guardavo molto il calcio, poi quando sono venuto a conoscenza degli stipendi spropositati percepiti dai calciatori, mi è passata la passione.
Se pensi a te tra 10 anni, come ti vedi?
Non mi voglio porre dei limiti o delle aspettative, dipende dalla volontà di Dio.
Secondo te, quali sono i tre ingredienti essenziali nella vita:
Salute, lavoro e amore. L’amore è importante perché ti aiuta nei momenti più difficili e non parlo solo dell’amore tra un uomo ed una donna, ma del fatto di essere amati dagli altri.
In questi anni di carriera, quale è stata l’esperienza più divertente?
Una bella esperienza è stata la sit-com “Medici al capolinea”.
Hai qualche sogno nel cassetto?
Ne ho tanti di cassetti. Senz’altro mi piacerebbe fare un film su San Nicola. Ho sempre coltivato questo sogno, ma troppo spesso mi hanno rubato le idee, facendomi perdere la voglia di farlo.
Ieri, oggi o domani? E perché?
Potrei dire tutti e tre. Il passato, perché sono un tipo lievemente nostalgico, legato ad una Bari più pulita, più bella, molto lontana da quella di oggi. Il presente perché è lavoro, noi siamo artisti e dobbiamo lavorare per andare avanti. Il futuro lo vorrei più tranquillo, a volte mi angoscia l’idea del futuro, soprattutto osservando la realtà attuale e i politici di adesso. Il politico che voterei è Gesù, poiché quelli di oggi pensano solo a se stessi, bisognerebbe non andare più a votare, in questo modo tornerebbero alle proprie case.
A cosa stai lavorando attualmente?
Attualmente, al  teatro Barium  sto presentando lo spettacolo “Un avvocato in famiglia”. Inoltre, sto lavorando ad un cortometraggio: “L’amore è una cozza meravigliosa”, girato a marzo e sostenuto dalla Puglia Film Commission, con una somma irrisoria, che si aggira intorno ai 7 mila euro.
Fai qualche rito scaramantico prima di un tuo spettacolo?
Vuoi la verità? Prego, ho un’ immagine di San Nicola sempre con me.
Nicole Cascione
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 18 Dicembre 2011

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