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“Sarà un programma basato sulla concretezza”

Fabio Romito, candidato sindaco alle amministrative dell'8 e 9 giugno a Bari per il centro destra

“Sarà un programma basato sulla concretezza”: lo dice in questa intervista che ha rilasciato al nostro giornale l’avvocato Fabio Romito, candidato sindaco alle prossime amministrative dell’8 e 9 giugno a Bari per il centro destra. Una candidatura unitaria e condivisa, la sua.

Avvocato Romito, con quale spirito ha accettato un incarico tanto gravoso ed anche oneroso?

“L’ho fatto con grande senso di responsabilità e sacrificio. Ho preso atto con piacere che tutto il centro destra in modo unitario, sia a livello locale che nazionale, abbia fatto convergenza sul mio nome”.

Bari da circa venti anni è guidata dalla sinistra. Si renderà conto che ribaltare la situazione non sarà sicuramente una passeggiata di salute anche perché per forza di cose la sinistra ha creato una rete di conoscenze…

“Dovremo lavorare molto. Penso alle municipalizzate che da quanto si legge sono state degli autentici bancomat elettorali. Fortunatamente possiamo affidarci ad una ottima e valente Magistratura che farà luce con obiettività su ogni aspetto”.

Un partito della vostra coalizione ha affisso cartelloni elettorali che associano la parentesi politica della sinistra alla mafia, parola scritta in grande. Ovviamente questo tipo di comunicazione non è uno spot piacevole per Bari e la stessa Confindustria ha nutrito qualche perplessità per gli investitori che non si sentirebbero garantiti nell’ investire in una città mafiosa. Non pensa che sia un tipo di comunicazione quanto meno rischiosa?

“Questo tipo di campagna elettorale è finito ed è stata fatta da un partito della coalizione. Indubbiamente Bari si è cacciata in una brutta storia, ma è saggio voltare pagina e credo che la posizione e le perplessità di Confindustria siano lecite. Anzi è mia intenzione quanto prima incontrare il presidente Fontana che reputo persona di valore. Gli imprenditori sono fondamentali per Bari e dialogarci è una cosa saggia. Il nostro obiettivo è quello di portare Bari fuori dal guado in cui si è cacciata o meglio l’hanno cacciata”.

In ogni caso Bari gode di buona fama mediatica…

“Certamente. Siamo una grande e bella città di cui andare fieri e la serie di Lolita Lobosco ha recato vantaggio. Spiacevolmente ci sono molte cose che non vanno e bisognerà lavorare parecchio. Penso alla intelligenza artificiale che è deficitaria e ai tempi lunghi ad esempio per le carte di identità, per fare un esempio. Una delle mie idee, non la sola, è quella di creare una collaborazione attiva col Cnr alla Manifattura dei Tabacchi, proprio per evitare di rimanere impantanati nella giungla causata dall’ arretratezza della intelligenza artificiale”.

Parliamo del vostro programma…

“Sarà sobrio e impostato sulla concretezza. Uno dei cardini, non il solo, è quello di avere una città sicura. Ecco perché sarà opportuno distaccare 50 vigili urbani addestrati nel controllo del territorio. La sinistra aveva tentato e iniziato, poi non se ne è fatto niente. In secondo luogo vogliamo rendere inclusive le periferie e per questo non sarebbe sbagliato un assessorato alle periferie. Poi va ricalibrato il servizio pubblico dei trasporti e migliorate le infrastrutture. Inoltre pensiamo ai teatri popolari e contenitori culturali proprio nelle periferie. Ricordiamoci che Bari è Capitale del Mediterraneo e dobbiamo andarne fieri, sicuramente vi è tanto da lavorare e non bastano le improbabili e pericolose piste ciclabili, peraltro inutili per come fatte e congegnate”.

Ha la sensazione che su Bari si sia fatta una narrazione mediatica diversa dalla realtà?

“La sinistra ci ha abituati a questo. Invece al posto di libri dei sogni e racconti abbiamo bisogno di lavoro e di attenzione, ed è importante che vinca il centrodestra per avere un governo in sintonia con la città”.

Qual è la prima cosa che farà, se eletto?

“Sono tante e dovrei riflettere a lungo. Probabilmente un giro tra i senza fissa dimora e tra coloro che sono in difficoltà”.

Pensa che la coalizione la sosterrà in modo leale e convinto?

“Sono certo che tutti mi sosterranno lealmente. Si respira un’aria coesa e diversa, mentre non altrettanto possiamo dire per i nostri avversari”.

Rapporti col mondo cattolico?

“La fede è un fatto personale che diventa naturalmente comunitario. Rispetto le opinioni dei parroci, anche di chi magari non la pensa come noi. Stimo don Lanzolla che reputo un ottimo sacerdote anche se ha pubblicamente difeso il sindaco in una intervista, ma egli è persona che apprezzo e fa buone cose. Non condivido al contrario i parroci che fanno comizi pubblici offendendo il ministro dell’Interno. Non è giusto operare in quel modo”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 23 Aprile 2024

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