Cultura e Spettacoli

Il vecchio e la Principessa

Da un lato un anziano un po’ frustrato, tenero e discreto. Dall’altro una squillo giovane, energica ed estroversa. Può tra personalità così distanti e avvicinate dal caso nascere un’attrazione? Nino Manfredi e Nino Marino dimostrano di sì. Il loro  ‘Gente di facili costumi’(compagnia Teatro Belli), andato in scena al Nuovo Abeliano nell’ultimo fine settimana per la rassegna Actor, occhieggia a quel genere brillante tanto in voga negli USA tra gli anni sessanta e settanta. Con la differenza che qui di quelle modalità a stelle e strisce viene spento il ritmo nevrotico e annullata l’ansia della battuta fulminante. L’alternativa che i nostri autori suggeriscono è una giusta ‘andatura’, una sorta di promenade per gag e scambi di frecciate in luogo d’una cavalcata, insomma un modo placido di assaporare la battuta senza consumarla voracemente in attesa della prossima. In questo modo, quando  garbata e poco allusiva, la comicità scoppietta, non ‘scintilla’ e la risata non abbisogna più d’artifici per sgorgare, viene spontanea. Questo ritmo a misura d’uomo, invece che da spot o da TG, presenta un altro pregio : la possibilità di cogliere in profondità i messaggi nascosti o esternati nel testo (pungenti le considerazioni di Marino e Manfredi a proposito della sopravvenuta inutilità del romanziere, del drammaturgo o dello sceneggiatore e a proposito di quelle acrobazie del pensiero che ammorbano il prodotto artistico). Tutti pregi, questi, che la buona mano di Carlo Emilio Lerici – sua la regia – ha messo in luce. Un risultato reso possibile dal quieto talento del solito Antonio Salines che disegna con simpatia un personaggio tenero, non ancora a corto di sogni. Dal canto suo Francesca Bianco gli fa ottima sponda spaziando con attenzione lungo il più vasto dispiego di colori che il personaggio di Principessa offre. Voce fuori campo : Carlo Emilio Lerici ; musiche di Roberto Fia ; scene e costumi di Giuseppe Lorenzo. – Prossimo appuntamento al Nuovo Abeliano per la stagione dei Teatri di Bari e ancora per la rassegna Actor, sabato 1 aprile alle 21:00 e domenica 2 alle 18:00. In cartellone, ‘Dipartita fiale’ di Franco Branciaroli. Con Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai, Franco Branciaroli, Maurizio Donadoni e Sebastiano Bottari. Regia di Franco Branciaroli. Da non perdere. E’ la storia di tre clochard, Pol, Pot e il Supino comicamente alle prese con le questioni cui li costringe Toto, travestimento della Morte. E’ la satira di un mondo affossato nell’assenza dei valori e che affida la propria longevità alla Scienza. “E’ una parodia, un western, un gioco da ubriachi sulla condizione umana dei nostri tempi. – spiega Branciaroli – Il finale, a sorpresa, è lieto per tre quarti”.

Italo Interesse


Pubblicato il 16 Marzo 2017

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