Cronaca

“In coda dalle quattro del mattino al rione San Paolo: quando il secondo ufficio postale?”

 

Da qualche giorno c’è anche una bella “petizione popolare” per pigiare sull’ecceleratore e convincere il direttore delle Poste Italiane sulla necessità di aprire un Ufficio Postale nella Piazza Europa, al Quartiere San Paolo, a Bari. A vestire i panni del portavoce sulla necessità espressa dai residenti, soprattutto anziani, casalinghe e pensionati, ma anche commercianti e liberi professionisti, è stato l’ex assessore comunale e vicesegretario Regionale del Partito Repubblicano Italiano Giuseppe Calabrese. Il quale la petizione sottoscritta da decine e decine di residenti del rione San Paolo l’ha inviata per sicurezza anche al primo cittadino e al presidente del Terzo Municipio. I quali ora dovranno fare i conti con tanto di missiva nero su bianco, con la quale si sollecita Uffici ed  Enti  <<… a voler far conoscere le eventuali iniziative sulla richiesta di istituzione di un Ufficio Postale nella zona nuova S. Paolo, giusta petizione inoltrata dall’Associazione Commercianti – Pubblici Esercizi – Attività di Servizi – Professionisti – Ausiliari del Commercio – Artigiani di Piazza Europa San Paolo- Bari>>. La richiesta di apertura di un nuovo sportello postale s’è resa necessaria –ha scritto Calabrese- per consentire alle popolazioni del luogo, soprattutto alle fasce più deboli, quali pensionati e persone non autonome, di riscuotere la pensione o anche pagare una bolletta>>. Ciò soprattutto perché il Quartier S. Paolo, con una popolazione di oltre 40mila abitanti, soffre la mancanza di un nuovo Ufficio la cui presenza sarebbe di enorme beneficio per l’unico sportello esistente in zona. Il secondo ufficio postale, infatti, <<…consentirebbe di evitare disservizi, code infinite, malcontento, accese proteste ed anche per scongiurare la ressa che si forma all’alba per centinaia di persone anziane costrette ogni primo del mese a mettersi in fila dalle 4,00 del mattino per conquistare un posto in coda; come più volte denunciato e documentato dalla stampa locale nello scorso anno>>. Una situazione insostenibile, dunque, tanto che l’ex assessore repubblicano ha messo anche Sindaco e Presidente del III^ Municipio di fonte alle proprie responsabilità, magari solo per <<…intervenire presso gli organi competenti per la favorevole soluzione della richiesta dei numerosi cittadini residenti nel Quartier San Paolo>>. E siccome ormai il San Paolo si può tranquillamente paragonare a un comune autonomo di non piccole dimensioni, l’apertura di un secondo ufficio postale sarebbe anche un’opportunità da non scartare, dal punto di vista degli utili, per gli interessi di una società ormai privatizzata, com’è Poste Italiane.

 

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 30 Gennaio 2015

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