Cronaca

Incomprensibile la contrazione del prezzo dell’olio extravergine di qualità

Un’incomprensibile contrazione di prezzo per l’olio extra vergine di oliva pugliese in un’annata in cui la produzione di olive – secondo le stime – è ridotta di circa il 50% rispetto allo scorso anno e, inoltre, per una produzione di ottima qualità. E’ quanto ha denunciato con una nota ‘Coldiretti-Puglia’ contro i presumibili tentativi di deprimere ancora una volta  il mercato all’ingrosso dell’olio extravergine d’oliva pugliese, e di conseguenza il prezzo delle olive, a danno degli agricoltori che già stanno vivendo uno scenario di crisi economica causato dal Covid, che ha ridotto del 2% anche le esportazioni, oltre al blocco delle vendite nel canale HoReCa per la chiusura di ristoranti, pizzerie e agriturismi. “Non siamo disposti ad accettare che anche quest’anno le quotazioni dell’olio extravergine subiscano ribassi inaccettabili dei prezzi dell’olio extravergine di qualità eccellente”, ha dichiarato ilpresidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, che ha anche spiegato che “la sensibile flessione quantitativa della produzione (ndr – di olio) è accompagnata da ottima qualità e ciò deve portare ad un recupero dei prezzi, che l’anno scorso sono stati spesso deludenti”. Anche se – per Muraglia –  comunque “a livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, che è l’olio extravergine”. “Il settore – ha poi sottolineato il presidente di Coldiretti Puglia –  ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia”. Quindi, in attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazione nazionale sull’olio extra vergine di qualità al fine  di non renderlo permeabile alle trappole del mercato, il consiglio di Coldiretti Puglia ai consumatori, per approfittare dell’ottima annata di olio ‘Made in Italy’,  è quello di guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp. Ossia oli in cui è indicato espressamente che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane oppure di acquistare l’olio extra vergine di oliva direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica. E tra gli obiettivi di Coldiretti Puglia c’è  – a detta dello stesso Muraglia – quello di “diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio, perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio”. In Puglia – ha poi precisato il presidente regionale di Coldiretti – aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli esempi positivi offerti dal comparto vitivinicolo, che è stato abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. E sulla scia di quanto già fatto nel campo dei vini nostrani anche per l’olio stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli. Ed a conclusione della nota ‘Coldiretti Puglia’ ci ha tenuto ha ricordare che un olio extravergine di oliva (Evo) di qualità deve presentare caratteristiche organolettiche ed olfattive uniche ed inequivocabili. Infatti, ha sottolineato Coldiretti nella nota, l’evo deve essere profumato all’esame olfattivo, richiamando l’odore dell’erba appena tagliata, oltre che avere sentori vegetali che, all’esame gustativo, devono presentarsi con punte di amaro e piccante. Mentre, ha evidenziato inoltre Coldiretti, gli oli di bassa qualità  puzzano di rancido od hanno una tendenza all’odore d’aceto, oltre che all’esame gustativo sono grassi e untuosi. In definitiva, saper riconoscere gli oli extra vergine di oliva di qualità significa anche saper scegliere ed acquistare oli ricchi di sostanze polifenoli che, che sono poi quelle fondamentali per la salute del consumatore, perché ricche di antiossidanti che combattono i cosiddetti “radicali liberi” presenti nel corpo umano, che sono la principale causa d’invecchiamento delle cellule, oltre che di determinate patologie, a volte letali, per la vita stessa degli esseri viventi.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 14 Novembre 2020

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