Cronaca

Inps-Servizi: a una svolta la vertenza ‘call center’?

La società partecipata dell'ente previdenziale doveva assumere i lavoratori del “Contact Center Multicanale” a fine 2022

8 marzo, giornata contro ogni forma di violenza e discriminazione sulle donne, muovendo dalla necessità di ribadire l’importanza d’indipendenza economica e liberazione da legami violenti e spesso mortali, di cui sono ancora vittime. Oggi, dunque, sentiremo di nuovo parlare di donne principali vittime di violenza, col loro triste primato nei licenziamenti, ma anche in quei ‘part-time’ involontari che, con lo ‘smart-working’, ha istituzionalizzato la casa come luogo di produzione a ciclo continuo. Ecco, tutto questo nell’unico Paese occidentale in cui le retribuzioni sono diminuite negli ultimi trent’anni senza riconoscere il salario minimo, con un lavoratore su quattro in condizioni di povertà, ostaggi ancora più spesso di servizi essenziali esternalizzati dalla Pubblica Amministrazione mediante appalti (e subappalti) che strangolano lavoratrici e lavoratori nella morsa del massimo ribasso nei frequenti cambi di gestione. In questo contesto, dalle nostre parti, ecco la vicenda Contact Center Multicanale-CCM/Inps-Servizi di Bari, con dipendenti ancora prigionieri di un lavoro che avrebbe dovuto mettersi alle spalle l’internalizzazione del servizio, avvenuta dal 1 Dicembre scorso. E invece quel processo virtuoso, fortemente voluto dal Presidente Inps Tridico risulta ancora tutt’altro che compiuto visto che, nonostante gli impegni recentemente ribaditi da Inps e Inps/Servizi sul reperimento di risorse e attività da destinare al miglioramento delle attuali condizioni economiche, la vertenza è a un punto morto. L’unica realtà sono circa 3mila dipendenti di Inps/Servizi con redditi sotto alla soglia di povertà, col peso d’un paradossale peggioramento rispetto al precedente rapporto lavorativo in appalto, causa la perdita secca degli scatti di anzianità già maturati.  Ecco, dunque, la necessità di interventi tempestivi per il superamento del ‘part-time’ involontario, con un altrettanto rapido consolidamento dell’orario di lavoro e recupero salariale degli scatti d’anzianità e superminimi persi. <<Per il riconoscimento -rivendicano ancora i sindacati autonomi – delle professionalità acquisite in questi anni mediante il generale aumento dei livelli retributivi>>, con l’Unione Sindacale di Base-Lavoro Privato decisa a rivendicare le risorse necessarie a ridare dignità a migliaia di  lavoratori che, quotidianamente, danno voce alla previdenza pubblica e risposte a milioni di cittadini. Ed è necessario farlo presto, come detto, chiarendo i tempi per concretizzare gli impegni assunti e non più procrastinabili dall’istituto nazionale previdenziale. Per questo Usb/Lp ha chiesto e ottenuto un incontro col Direttore Regionale Inps/Puglia per sollecitare la definizione della vertenza, con un presidio dinanzi alla sede in via Putignani a Bari.

Francesco De Martino


Pubblicato il 8 Marzo 2023

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