Cronaca

La discussione sul bilancio tra farsa, commedia e tragedia

Ancora tiro al piccione sul bilancio in discussione alla Regione, con le bordate in primis del capogruppo ‘Conservatori e Riformisti’, Ignazio Zullo. Per il quale è proprio “…uno strano inizio di legislatura”. Motivo? Il presidente Emiliano nel suo discorso di insediamento promise discontinuità con il passato, ma  in perfetto stile gattopardesco ha cambiato tutto, per non cambiare nulla. E così ieri pomeriggio, nella  Commissione al Bilancio, sono stati sentiti i rappresentanti di enti e categorie che venivano anche in  passato auditi prima dell’approvazione del Bilancio di previsione. Eppure consistenti risorse regionali vengono previsti nella Sanità privata, ma nessun imprenditore o professionista, o rappresentante sindacale o degli ordini professionali del settore è stato mai interpellato per dire la sua. Stesso discorso per il Welfare, per i responsabili delle residenze degli anziani o delle case protette o gli assistenti all’infanzia e alla disabilità. Così come per i Trasporti, mai che viene recepito il parere, le esigenze, le lamentele di quei gestori di mezzi di trasporto su rotaia o su gomma che operano a livello regionale. Ma si potrebbe continuare con il Turismo e tutte le categorie produttive del settore. Nulla, nulla di nulla. Zullo è arrabbiato. “”L’ascolto in politica non è un optional, è l’essenza stessa. Se non si conoscono i bisogni della gente non si potrà mai davvero rispondere in maniera adeguata alle loro aspettative!””. Anche per l’ex assessore proprio non ci siamo, non è questo il modo di approvare un documento come il bilancio della Regione. “”Ci domandiamo –attacca a testa bassa Marmo – che affidabilità possa avere una Giunta regionale che pensa di varare l’atto fondamentale in 3-4 giorni di iter consiliare. E nessuno, come la Presidenza del Consiglio regionale, osa fiatare in difesa non soltanto delle prerogative dei consiglieri, ma anche soprattutto in difesa dei cittadini amministrati”. Per Marmo il bilancio agli atti in discussione risulta <<…privo di qualsiasi contenuto rilevante>>. A dicembre, il presidente della Giunta ha annunciato la chiusura di circa una trentina di ospedali, poi i direttori delle Asl si sono affrettati a dire che non si tratta di chiusure, ma di accorpamenti di reparti. Ad oggi, dal governo della Regione non è arrivato ancora l’esito di una ‘prova alfabetica’: nemmeno una sola paginetta contenente le linee generali del piano di riordino. Una situazione a dir poco ridicola che sfocia nella pretesa di far discettare i consiglieri su un bilancio che nessuno ha avuto modo di studiare con la dovuta serietà a tutela dei cittadini, esercitando il nostro compito di controllo e vigilanza sull’attività della Giunta. Sono trascorsi sei mesi dall’inizio della legislatura e abbiamo capito qual è la balla più grossa del centrosinistra, che prometteva la massima partecipazione. In realtà –ha concluso Marmo- vogliono solo gente pronta ad alzare la mano in aula, con spirito di sudditanza, per votare i capolavori dei provvedimenti che sfornano. Siamo al ridicolo”. Insomma, sempre più su scherzi a parte….

 

Antonio De Luigi

 

 

 


Pubblicato il 28 Gennaio 2016

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