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“Ancora ‘bonus’ per gli amici di presidente e assessori? Li pagassero loro…”

Costi della politica, tra segretari e portaborse, è cambiato davvero qualcosa all’interno dell’ente regionale pugliese, da quando è arrivato Emiliano il picconatore? Non pare proprio, almeno a giudicare i risultati della seduta in Commissione consiliare su Bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario di quest’anno e pluriennale 2016-2018. Particolarmente accesa la discussione sull’art. 21 e cioè la modifica della legge 18/1974 relativa all’organizzazione del personale delle segreterie particolari del presidente della Giunta regionale, vice presidente ed assessori. I coordinatori delle Segreterie particolari del Presidente Emiliano, del vicepresidente Loizzo e di tutti gli assessori, avranno un incarico di alta professionalità, con relativo aumento di stipendio, indennità e premi. Decine e decine di migliaia di euro tra i fortunati scelti in base a un unico criterio, il cosiddetto ‘intuitu personae’ e cioè il rapporto fiduciario coi vari Emiliano e assessori al seguito. Una specie di terno al lotto, insomma, attribuito senza alcuna competenza e merito particolare, sia ben chiaro, se non rispondere ai voleri del gran capo di turno nell’ente pubblico, tipo vassalli e imperatore. Sulla questione perciò, hanno lanciato anatemi e battuto i pugni sul tavolo i consiglieri del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti e Marco Galante: “Abbiamo fatto presente all’assessore Nunziante la nostra totale contrarietà a una norma che prevede l’istituzione di Segreterie Particolari in capo ai componenti della Giunta, dal momento che questi hanno già delle segreterie con dipendenti pagati con i soldi pubblici. Non solo: le nomine di questi nuovi “incaricati” verrebbero fatte su base del tutto discrezionale e politica. Abbiamo fatto presente che tra l’altro, il “comando” può avvenire solo per esigenze temporanee ed eccezionali o per esigenze di servizio, come previsto dalla legge e da numerose sentenze del TAR, farne uno strumento di gestione del personale è contrario al principio del buon andamento della Pubblica amministrazione. Le risposte per nulla soddisfacenti a questi nostri dubbi date dall’assessore e dei consiglieri di maggioranza erano semplicemente legate alla necessità di avere persone di fiducia che possano assisterli nel loro lavoro. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, non vorremmo che questo “giochetto” sia teso semplicemente a fare qualche regalo agli amici degli amici. Perché anche loro non si tagliano le indennità e pagano persone di fiducia di tasca loro piuttosto che gravare sempre sul bilancio pubblico?” Figurarsi. In effetti, secondo quanto previsto dall’art. 21, la segreteria particolare del Presidente Emiliano sarebbe costituita da non più di cinque unità, scelte tra dipendenti della Regione con sede ordinaria di lavoro a Bari, oltre al segretario particolare al quale verrà conferito un incarico di Alta Professionalità, su indicazione del presidente, appartenente sempre alla categoria “D”. Le segreterie particolari del vice presidente della Giunta e degli assessori regionali saranno, invece, costituite da non più di quattro unità, dipendenti regionali con sede ordinaria di lavoro Bari, oltre al segretario particolare al quale verrà conferito un incarico di Posizione Organizzativa. E tanto, almeno per adesso, sembra bastare ai pentastellati per non favorire troppi dipendenti a scapito del già precario bilancio regionale…

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 28 Gennaio 2016

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