Cronaca

La Regione dà il via libera a un’altra agenzia, l’Arxia

La IV commissione consiliare della Regione Puglia, presieduta da Donato Pentassuglia (Pd), ha approvato a maggioranza, con l’astensione dei rappresentati di opposizione del Movimento 5 Stelle, CoR e Forza Italia, il disegno di legge di iniziativa del governo regionale che istituisce l’Arxia, ossia l’Agenzia regionale per la gestione della batteriosi da Xylella fastidiosa. Quindi, ora il ddl sarà all’esame dell’Aula di via Capruzzi, per l’approvazione definitiva, quasi sicuramente nella seduta del 6 dicembre prossimo. L’istituzione dell’Arxia rappresenta un cambiamento radicale di strategia da parte del governo regionale nella lotta al batterio responsabile dell’essiccamento rapido degli ulivi nel sud della Puglia. Infatti, il ddl approvato dalla Commissione agricoltura della Regione è un passaggio obbligato per fare in modo che la Xylella non sia più considerata come un’emergenza per la Puglia, ma come una malattia endemica con cui gli agricoltori pugliesi, in particolare gli olivicoltori, dovranno convivere nei prossimi anni e la Regione dovrà adoperarsi a prevenire e limitare i danni che tale patogeno porta al settore. A spiegare in Commissione la “ratio” del ddl in questione è stato personalmente il presidente della Regione, Michele Emiliano, insieme all’assessore all’Agricoltura, Leo Di Gioia, che hanno illustrato i punti salienti del provvedimento. “La legge – ha dichiarato il governatore durante la seduta – rappresenta dal punto di vista normativo e politico l’abbandono della situazione di emergenza e affronta la gestione della fitopatia con mezzi ordinari”. “Partendo dal presupposto che il batterio si è ormai insediato nel nostro territorio e non può essere eradicato – ha aggiunto Emiliano – dobbiamo provare a contenere da un lato la diffusione dell’infezione e dall’altro realizzare un luogo stabile di elaborazione di ricerche scientifiche, di strategie che consentano alle piante di resistere al batterio, restando produttive, perché – ha poi chiarito Emiliano – “l’obiettivo è quello di gestire la situazione nel lungo periodo: da qui la necessità di modificare la missione della nuova Agenzia per l’innovazione in Agricoltura (Arxia) che si occuperà della gestione operativa della batteriosi da Xylella. Il percorso intrapreso serve a scongiurare sanzioni da parte dell’Unione europea sui vivai e prevede inoltre un piano di rilancio del sistema agricolo nelle zone più fortemente colpite”.  Il testo del ddl anti Xylella è composto da 11 articoli che sviluppano tre elementi essenziali. Uno riguardante l’approccio fitosanitario, in particolare le attività fondamentali riguardanti il monitoraggio del territorio, la prescrizione delle pratiche agricole per il controllo del vettore e per il rafforzamento della pianta e le misure di estirpazione delle piante infette localizzate in nuovi focolai. Un secondo che mettono a fuoco le iniziative utili a ripristinare l’equilibrio economico ed ambientale delle aree colpite e a tutelarne il paesaggio. Ed, infine, un terzo che prevede l’istituzione dell’Agenzia regionale che attuerà e coordinerà le iniziative per la gestione della batteriosi, implementando le misure di monitoraggio, prevenzione, estirpazione e comunicazione. La Commissione ha esaminato anche gli emendamenti presentati dal consigliere Cristian Casili del M5S, che ha chiesto di impegnare gli Uffici dell’assessorato all’Agricoltura a riesaminare alcuni aspetti riguardanti la tutela del patrimonio paesaggistico e il ripristino dell’equilibrio economico delle zone infette. Invece, sono stati cassati tre commi riguardanti la ricostituzione del patrimonio produttivo danneggiato, ma che sicuramente saranno riproposti in Consiglio. A differenza di quanto dichiarato dal presidente Emiliano, per il quale la Xylella non è più una problematica emergenziale ma un problema cristallizzato della Puglia, l’opposizione di centrodestra alla Regione è dell’idea che l’infestazione continui a propagarsi per l’inedia dei governi regionali di centrosinistra, Vendola prima ed Emiliano poi, che hanno determinato l’arrivo ad un punto così drammatico della situazione. Infatti, il rappresentante di Forza Italia in IV Commissione, Domenico Damascelli, ha commentato: “Non possiamo assolutamente arrenderci. Ad oggi, non abbiamo ancora visto un solo piano della Regione che puntasse ad affrontare l’emergenza su basi scientifiche. Altresì, abbiamo assistito ad interventi palliativi che si sono rivelati solo un’occasione mediatica per la maggioranza di centrosinistra. Non possiamo continuare a chinare la testa con una serie di ‘Signor Sì!’ della Regione all’Unione Europea che, invece di affrontare la grave problematica, è distante e disinteressata ad un fenomeno che ci colpisce in uno dei tratti identitari della Puglia”. “Non si effettuano i monitoraggi sullo stato di avanzamento del batterio – ha concluso Damascelli – e l’unico indicatore è la crisi delle aziende agricole del settore, a cui peraltro non sono nemmeno arrivati gli aiuti necessari a superare il momento drammatico”. A lamentare il ritardo con cui il governo regionale giunge a un provvedimento legislativo che possa dettare linee guida concrete per contrastare il fenomeno della Xylella è stato il capogruppo di Cor alla Regione, Ignazio Zullo, che per tale motivo è stato particolarmente critico nei confronti del presidente Emiliano. Infatti, Zullo ha sostenuto che su tale ddl governativo il gruppo di Cor si è astenuto perché detto provvedimento non li ha molto convinti. “In modo particolare – ha aggiunto Zullo -siamo critici verso  l’istituzione dell’ennesima agenzia”, spiegando che, per Cor,  “le funzioni previste per questa possono essere tranquillamente esercitate da un’altra agenzia,  ad esempio l’Arif (i cui ispettori sono già in campo e nelle campagne per il contrasto al batterio) o altri enti non solo già esistenti ma operanti con la Regione Puglia”. Ed ha, poi, concluso: “L’idea che gli agricoltori già pesantemente provati debbano avere a che fare anche con questo nuovo ente e quindi con i loro controllori e ispettori fa francamente accapponare la pelle, a meno che l’Agenzia non sia l’occasione per sistemare l’ennesimo fedelissimo al quale bisogna pagare ‘pegno’ per la campagna elettorale”. Ma il fatto stesso che la Regione si sia finalmente decisa, sia pur con notevole ritardo, a mandare in dirittura d’arrivo un provvedimento con cui provvedere concretamente alla lotta contro il flagello dalla Xylella, con i tempi che corrono nella vita politica ed amministrativa italiana, forse è già un successo per la Puglia.

  

Giuseppe Palella


Pubblicato il 25 Novembre 2016

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