Cultura e Spettacoli

Le cento morti dell’uomo altamurano

Si sa quasi tutto dell’Uomo di Altamura, questo nostro progenitore vissuto cinquantamila anni fa dai capelli rossicci e la carnagione chiara, la corporatura robusta e l’altezza vicina al metro e sessanta. Non si sa invece come potette trovare la morte nell’inghiottitoio di Lamalunga. Una disgrazia?… Un gruppo di cacciatori, forse inseguendo una preda si spinge oltre il proprio territorio e incappa in una voragine sconosciuta. Può essere che cespugli nascondano l’apertura. Lo sfortunato apri-pista non si avvede dell’insidia e precipita… Proviamo a battere la strada dell’omicidio rituale : Per ingraziarsi una superiore e temibile ‘energia’ di cui oscuramente percepisce la presenza, una comunità preistorica decide di sacrificare in suo onore uno del gruppo. Un sacrificio ‘una tantum’ piuttosto che ‘seriale’ ; il che giustificherebbe la presenza sul fondo di quell’inghiottitoio dei resti di un solo uomo. Affatto percorribile, invece, la strada del cimitero : così fosse, laggiù si sarebbero accumulati i resti di più uomini, quando invece il sito di Lamalunga rigurgita solo di milioni di ossi di animali morti, tutti vittime di cadute accidentali. E poiché non esistono limiti alla fantasia, consideriamo ora la pista ‘nera’ : Un uomo di Neanderthal ha centrato mortalmente un giovane cervo. Sopraggiunge un compagno che cerca di depredarlo. Litigano e il primo ha la peggio. L’altro fa sparire la prova della prepotenza precipitando il malconcio nell’abisso (allo stesso modo si potrebbe considerare il caso di rivali in amore). Resta il suicidio : Il rudimentale complesso d’idee dell’uomo preistorico poteva contemplare una scelta così ‘raffinata’? D’altra parte i casi di animali che scelgono di morire traumaticamente non sono rari… Una cosa accomuna tutte le ipotesi : Cadendo, quell’uomo non morì sul colpo. Come si può sopravvivere ad un volo di sessanta metri? Qualcosa dovette attutire quella vertiginosa caduta. Forse un macabro tappeto di ossi fradici, quelli delle migliaia di animali che in fondo a Lamalunga trovarono la morte. Il resto è noto : Miracolosamente sopravvissuto alla vertiginosa caduta, il nostro progenitore riprende i sensi. Grida aiuto. Nessuno lo ascolta o nessuno può aiutarlo. Deve vedersela da solo. Pur malconcio, prova a risalire. Non trova appigli. Cerca altra via d’uscita seguendo una corrente d’aria che percorre il buio dedalo sotterraneo. Il labirinto tuttavia è troppo lungo e faticoso da percorre per un uomo già traumatizzato e con l’andare delle ore sempre più preda dei morsi della fame e della sete. A un centro punto le forze gli vengono meno, si accascia, si assopisce. Non si sveglierà più. – Nell’immagine, un’illustrazione di Michael McCullough.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 9 Agosto 2017

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