Cronaca

Mancate riscossioni di fitti e tasse sui rifiuti … e i baresi onesti pagano!

Se a Bari le tasse sui rifiuti salgono vertiginosamente, la colpa non è solo dei cittadini baresi che conferiscono male o non differenziano. Decaro, Brandi, Savino ed i responsabili delle ripartizioni patrimonio e tributi in qualità rispettivamente di sindaco, assessori e dirigenti rischiano, secondo i consiglieri pentastellati Mangano e  Colella, di provocare un danno alle casse comunali che li potrebbe portare ad una eventuale diretta responsabilità perseguibile dalla Corte dei Conti. Motivo? Dalle ultime valutazioni dei conti comunali sono emersi enormi buchi relativi ai mancati introiti derivanti dalle locazioni attive – cifra che la ripartizione indica tra i 24 e 30 milioni di euro – e da ultimo la voragine della mancata riscossione della tassa rifiuti che ammonterebbe a 99 milioni di euro. <>, incalzano Francesco Colella e Sabino Mangano. Nel frattempo i baresi onesti e rispettosi delle norme continuano a pagare ed a subire una pesante tassazione anche grazie a questi evasori che l’amministrazione ha tardato e forse tarda ancora nel perseguire. A questo punto, per evitare equivoci, giova ricordare al sindaco, assessori e dirigenti municipali che una recente sentenza della Corte dei Conti della Regione Abruzzo del 4 giugno, la n. 57, ha condannato il comportamento dei responsabili dell’amministrazione poiché viziato da colpa grave. La vicenda è connessa al dopo terremoto de l’Aquila. Infatti quella amministrazione non ha provveduto al tempestivo controllo dei pagamenti degli alloggi pubblici assegnati determinando numerose inadempienze e ritardi. Tutto ciò provocava un danno erariale di diversi milioni di euro e quindi la Guardia di Finanza, prima, e la Procura della Corte dei Conti, dopo, hanno provveduto a condannare la non corretta condotta avendo rilevato gravi negligenze, trascuratezza, disinteresse e superficialità dell’Amministrazione comunale. Questa sentenza, quindi, sempre secondo i due consiglieri del partito guidato da Beppe Grillo, potrebbe avere analoghe conseguenze patrimoniali anche per il nostro sindaco, assessori e dirigenti che potrebbero essere condannati, come nel caso de l’Aquila, al pagamento della somma di 150mila euro ma contemporaneamente determinare un notevole buco di bilancio, per i mancati incassi, a discapito dei soliti onesti e puntuali contribuenti. Conclusione: riusciranno le nostre ripartizioni a recuperare il tempo andato? E cosa controllava la giunta Emiliano? Siamo la città degli Oscar di Bilancio ma molto probabilmente siamo anche la città dell’Oscar dell’evasore…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 14 Luglio 2015

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